Nonostante la riduzione dei Ricavi del 6,7%, che riflette il rientro dei prezzi delle commodity energetiche rispetto ai picchi passati, nella prima parte del 2023 Hera ha realizzato una crescita significativa, con un tasso di incremento dell’EBITDA e dell’EBIT a doppia cifra.
Non solo tutti i principali saldi di Conto Economico hanno registrato un miglioramento rispetto al primo semestre 2022, ma anche tutte le aree strategiche di business hanno offerto un contributo positivo alla crescita del 13,8% dell’EBITDA consolidato.
Le aree dell’Energia hanno visto uno sviluppo molto dinamico (+30%), grazie alla forte espansione del numero dei clienti e all’ampio portafoglio di servizi offerti.
Mentre i principali mercati azionari europei si trovano ai massimi da inizio anno, il titolo Hera ha ancora significativi margini di apprezzamento, come dimostra anche il forte sconto rispetto al target price medio degli analisti in copertura, pari a 3,4 euro.
Nonostante la discreta performance che il prezzo del titolo ha messo a segno rispetto ai 2,53 euro di fine 2022 e nonostante il rendimento del 5% del dividendo 2022 pagato a giugno, Hera può offrire ulteriori soddisfazioni agli azionisti, secondo le considerazioni di Jens Klint Hansen, il direttore responsabile delle Investor Relations di Hera che abbiamo intervistato.
Anche nei prossimi anni Hera continuerà ad avere un ruolo proattivo nel processo di transizione energetica, non solo attraverso una consapevole gestione delle proprie attività operative, ma anche favorendo consumi più sostenibili da parte dei propri clienti. La strada sarà quella di fare leva sulla solida reputazione che il Gruppo ha costruito nel campo della fornitura di servizi di riqualificazione energetica e a valore aggiunto.
I nuovi scenari offrono a Hera una grande opportunità: cavalcare la domanda di maggiore sostenibilità ambientale ed economica dei consumi energetici, in linea con quanto richiesto da parte dei policy maker e dai clienti stessi, sia nel segmento business sia in quello retail.