Con il suo approccio sostenibile al business, la natura multiutility e molti progetti di circolarità che trovano riscontro nel Recovery Fund, Hera è ben posizionata per intercettare una crescente richiesta di sostenibilità che viene dai policy maker e dal mercato stesso.
Con investimenti per il 98% taxonomy-compliant, e per circa 2/3 coerenti con i criteri a Valore Condiviso, Hera si aspetta di dare un forte impulso “Green” alla crescita dell’EBITDA.
Il nuovo Piano al 2025 esprime una chiara equity story, che fa perno su un’accelerazione dei tassi di crescita dell’EBITDA e degli Utili per azione, ma anche sull’elevata visibilità dei fattori che ne trainano un percorso sempre più green.
Gli investitori avranno nuovi elementi per aggiornare la propria valutazione sul titolo Hera. E non solo per gli obiettivi indicati al 2025, che prevedono anche una più elevata remunerazione attraverso il dividendo grazie ai maggiori utili attesi, con un profilo finanziario che rimane solido.
Per spiegare come il nuovo Piano al 2025 segni un sostanziale cambio di passo rispetto ai Piani che Hera ha presentato in passato, mettiamo a fuoco alcune evidenze che emergono dai numeri degli obiettivi-chiave.
Da questo esercizio appaiono chiari alcuni tratti che caratterizzano il nuovo impegno strategico del Gruppo per i prossimi anni:
gli investimenti medi annui previsti sono complessivamente il 59% in più rispetto a quelli realizzati negli ultimi cinque anni e il 20% in più rispetto a quelli del Piano al 2024, con un contributo rilevante degli investimenti organici (+16%).