Nel corso del primo trimestre 2022 Hera ha confermato, ancora una volta, la resilienza del proprio modello di business, mettendo a segno un aumento del 3,3% a livello di EBITDA rispetto al dato del primo trimestre 2021, nonostante il contesto penalizzante.
L’EBITDA è cresciuto grazie al contributo corale di tutti i business, con la performance dell’Ambiente (+11,4%) che si è rivelata quella più brillante, soprattutto grazie alle attività di trattamento dei rifiuti. Il progresso del 3,6% conseguito nell’EBITDA delle Reti risulta particolarmente apprezzabile alla luce del taglio di 70 punti base del WACC attuato dal Regolatore.
Sull’andamento del mercato azionario in questa prima parte del 2022 ha inciso in modo pesante la combinazione di una serie di fattori negativi, la cui evoluzione futura è difficile da prevedere.
Tensioni geopolitiche, inflazione, rialzi nel costo del denaro, gettano infatti un’ombra sulle prospettive della crescita economica.
In questo contesto, il titolo Hera ha sovraperformato sia il FTSE MIB sia l’indice delle utilities italiane.
Fin dalla sua costituzione, Hera ha posto la Salute e Sicurezza sul lavoro tra i propri principi fondanti. Per questa ragione nel tempo ha definito specifiche strategie e implementato piani di miglioramento che si sono dimostrati efficaci, come provano le positive performance registrate negli anni.
Nel 2021, in particolare, Hera ha conseguito significative riduzioni nella frequenza degli infortuni e nel numero di giorni di assenza del personale, ottenendo i migliori risultati della propria storia.