I risultati del 2024 confermano la capacità di Hera di continuare a migliorare il proprio EBITDA (+6,2%) pur a fronte della normalizzazione dei prezzi energetici, che si è riflessa in una contrazione del 16,2% dei Ricavi, e nonostante l’esaurirsi degli incentivi dell’Ecobonus 110%, che avevano generato interessanti ritorni dalle attività di efficientamento energetico nel 2023.
Tutti i principali indicatori di Conto Economico esprimono significativi incrementi rispetto al 2023. L’EBIT (+12%) cresce a un ritmo superiore a quello dell’EBITDA grazie ai minori Accantonamenti, mentre l’Utile Netto post minorities fa segnare un progresso del 31,8% beneficiando anche dei minori oneri finanziari netti.
Gli investitori hanno molto apprezzato il Piano che il management di Hera ha presentato lo scorso 23 gennaio. Da quel momento, il titolo ha innestato un rally che ha condotto il prezzo vicino ai 4 euro, a livelli che rappresentano il massimo degli ultimi cinque anni. L’ampia sovraperformance realizzata rispetto all’indice del settore utility italiano indica che la componente Company-specific è stata un fattore fondamentale nell’alimentare il rialzo. Hera presenta caratteristiche che risultano particolarmente interessanti in una fase di grande incertezza dello scenario esterno, in virtù del basso profilo di rischio e della capacità di produrre risultati in crescita indipendentemente dalle variabili macroeconomiche, dal quadro regolatorio e dall’evoluzione del contesto competitivo.
Intelligenza Artificiale, Machine Learning e nuove applicazioni tecnologiche offrono visibili benefici per le attività di Hera, perché dietro la loro adozione c’è un lucido disegno strategico. Più tecnologia, dunque, per offrire servizi sempre di miglior qualità al cliente, per aumentare la resilienza degli asset, e, non ultimo, per ottimizzare i ritorni finanziari degli importanti investimenti che Hera ha pianificato con l’intento di crescere nella giusta direzione. Nel Piano Industriale 2024-2028 presentato a fine gennaio 2025, il Gruppo Hera ha previsto investimenti dedicati all’innovazione e alla digitalizzazione per 1,3 miliardi di euro: un vero e proprio motore della crescita organica, dal quale sono attesi derivare una maggiore efficienza operativa e una sempre più elevata qualità del servizio al cliente….