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Il messaggio dell'AD
A fuoco i risultati del primo semestre 2021

I risultati del primo semestre 2021 confermano come Hera stia seguendo il percorso indicato dal Piano Industriale, nel dare coerente attuazione a un modello di economia circolare e al proprio impegno, attestato da STBi, nella riduzione delle emissioni di gas serra.

La rilevante crescita dell’EBITDA di Gruppo maturata nel semestre deriva per oltre il 54% dal contributo dell’area Energia, che vede il ritorno a condizioni operative più normali rispetto al primo semestre 2020, in conseguenza di restrizioni anti-Covid meno severe e condizioni climatiche più favorevoli. In quest’area Hera ha raggiunto interessanti progressi, mentre ha reso concreto il proprio impegno alla riduzione delle emissioni Scope 3 prodotte dai clienti, attraverso l’offerta di servizi a valore aggiunto e soluzioni che migliorano l’efficienza energetica degli edifici, facendo leva sugli aspetti incentivanti dello strumento “ecobonus”.
Nel semestre trova conferma anche il ruolo cruciale dell’area Ambiente, che contribuisce per quasi il 35% alla crescita dell’EBITDA consolidato. In quest’area strategica Hera ha potuto trarre beneficio sia dai volumi in espansione, anche nei rifiuti speciali, a seguito della graduale ripresa delle attività rispetto al fermo del 2020, sia da un’oculata politica di acquisizioni che le permette oggi di avere un ruolo di peso nel business della plastica riciclata, profittevole per la Società e sempre più centrale nella realizzazione delle politiche ambientali di rigenerazione dei materiali.
Nei business regolati Hera ha inoltre proseguito la propria espansione della base clienti, concentrandosi sui segmenti coerenti con il proprio profilo di rendimento/rischio.

La forte generazione di cassa realizzata nel semestre ha prodotto una riduzione dell’8,4% dell’Indebitamento Finanziario Netto e portato il rapporto Debt-to-EBITDA a 2,5x: dopo 18 mesi Hera torna perciò ai livelli di leverage precedenti l’acquisizione di EstEnergy.

Nel primo semestre 2021 i Ricavi del Gruppo Hera hanno raggiunto 4.179,7 m€, mettendo a segno un incremento di 777,4 m€ (+22,8%). Ben 600 m€ di questo incremento complessivo sono maturati nell’area Energia, principalmente per maggiori ricavi da trading, più elevati volumi venduti di gas e prezzi in crescita nell’energia elettrica; rilevante anche il contributo, per 72 m€, che deriva dalla gestione calore, grazie al significativo sviluppo delle attività relative al bonus per il rifacimento delle facciate e alle opere di efficienza energetica.

L’EBITDA di Gruppo nei primi sei mesi dell’esercizio ha raggiunto 617,9 m€, mostrando un incremento di 58,2 m€ (+10,4%) rispetto al medesimo periodo del 2020.

Le aree dell’Energia hanno offerto il contributo maggiore (+31,7 m€) alla crescita consolidata, avendo realizzato un incremento di EBITDA del 16,4%. Nel primo semestre 2020 questa area era risultata quella più colpita dal Covid-19.
Il gas ha offerto un contributo di oltre 24 m€, registrando un incremento netto di 16,6 mila clienti. I lotti aggiudicati tramite gare, con 52 mila nuovi clienti serviti, hanno permesso di più che compensare la riduzione degli utenti in salvaguardia. Nel semestre Hera si è inoltre aggiudicata tre delle nove gare sulla clientela a maggior tutela, con 70 mila nuovi clienti serviti a partire dal 1° luglio 2021.
Anche il segmento dei servizi energetici ha offerto un contributo significativo (+15,6 m€). Le attività “ecobonus”, con un credito d’imposta del 110% – immediatamente cedibile alla banca – relativo al costo delle opere per migliorare l’efficienza energetica degli edifici, hanno rappresentato un’area di intervento nella quale Hera ha saputo rapidamente inserirsi, offrendo soluzioni particolarmente efficaci, a fronte di uno strumento che presenta alcune complessità fiscali.

Un contributo significativo all’incremento dell’EBITDA consolidato, pari a 20,2 m€, è venuto anche dall’area Ambiente, che mostra un progresso del 16,5%. L’EBITDA di quest’area riflette maggiori ricavi da produzione di energia elettrica e più elevati volumi trattati, oltre al positivo contributo di Aliplast. Questa controllata ha beneficiato di volumi in crescita a doppia cifra, in combinazione con un miglioramento nella marginalità del recupero della plastica dovuta all’aumento dei prezzi del polimero originale. Il segmento dei rifiuti speciali ha visto un’espansione dei volumi di oltre 100 mila tonnellate, con una buona tenuta nei prezzi. Il risultato dell’area Ambiente beneficia infine anche del contributo di 3,5 m€ dell’EBITDA di Recycla, società acquisita a fine giugno 2021, ma consolidata con effetto retroattivo dal 1° gennaio 2021.

Nelle Reti il progresso dell’EBITDA è stato di 4,2 m€ (+1,9%). Nonostante la lieve flessione registrata nella distribuzione di energia elettrica (-0,1 m€) e nel ciclo idrico (-0,4 m€), prevalentemente per effetto dei costi dell’energia e della depurazione dei fanghi, i buoni risultati conseguiti nel teleriscaldamento (+1,6 m€) a fronte di temperature più rigide di quelle del 2020, uniti ai solidi risultati della distribuzione gas (+3,3 m€) – frutto della conquista delle efficienze e di continui investimenti – nel complesso hanno permesso anche ai business regolati di registrare un discreto progresso. In quest’area Hera resta in attesa degli esiti ufficiali delle gare per la concessione della distribuzione gas di Udine e di quella per la gestione del ciclo idrico di Rimini.

La voce Ammortamenti e Accantonamenti cresce del 3,9%, principalmente per effetto dei nuovi investimenti operativi, attestandosi a 274,3 m€. Questo consente all’EBIT di realizzare un incremento del 16,2% – superiore quindi a quello dell’EBITDA – raggiungendo 343,6 m€.

Il risultato della gestione finanziaria è pari a 55,1 m€, con una riduzione di 1,1 m€ (-2,0%) rispetto al primo semestre 2020. Tale andamento riflette, da un lato, i maggiori utili dalle società collegate e l’incremento dei proventi per indennità di mora sui crediti del segmento di ultima istanza, mentre, dall’altro, i maggiori oneri finanziari per la cessione dei crediti fiscali collegati alle attività “ecobonus”. Complessivamente, il costo del debito del primo semestre si attesta al 2,8%, registrando una sensibile riduzione rispetto al 3,5% del primo semestre del 2020.

Il tax rate del primo semestre 2021 si attesta al 26,7%, in riduzione di 0,3 punti percentuali rispetto al 27,0% del primo semestre 2020, principalmente per effetto delle agevolazioni fiscali derivanti dagli investimenti per l’innovazione.

L’Utile Netto dopo il risultato di terzi raggiunge quindi 216,1 m€, mettendo a segno un significativo incremento, nella misura del 30,0%, beneficiando anche del vantaggio connesso ad affrancamenti fiscali per circa 24m€.

L’Indebitamento Finanziario Netto si attesta a 2.956,7 m€, rispetto ai 3.227,0 m€ di fine 2020. La significativa generazione di cassa operativa del semestre, pari a 443 m€, sommata a una riduzione del Capitale Circolante di 161 m€ che beneficia della riduzione dei clienti in salvaguardia, ha permesso di coprire interamente la spesa per investimenti (247 m€), l’utilizzo di fondi per 20m€ e l’esborso per il buyback e l’M&A per complessivi 67 m€, determinando un Free Cash Flow di 270,3 m€.

Il miglioramento conseguito a livello di Posizione Finanziaria Netta si riflette nel rapporto Debito Netto/EBITDA, che al 30 giugno 2021 si riduce a 2,50x, rispetto a un multiplo di 2,81x di fine esercizio 2020.

 

Stefano Venier
Stefano Venier
28 Luglio 2021

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