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Il messaggio del presidente esecutivo
Con il Piano Industriale 2018-2022, Hera conferma il proprio investment case

Gentili Azionisti,

Il nuovo Piano Industriale per il quinquennio 2018-2022 prende avvio da una performance convincente già per quanto riguarda il primo anno; nel 2018 stimiamo infatti di avere raggiunto un MOL di 1.020 m€, in crescita di 35 m€ rispetto al 2017. Nell’ultimo biennio, perciò, Hera ha conseguito un progresso, a livello di MOL, superiore di 16 m€ rispetto a quello medio previsto nel Piano al 2021, centrando di fatto l’obiettivo che si era posta nel 2013 di conseguire una crescita cumulata di 210 m€ nell’arco dei successivi cinque anni.

Contenuto profilo di rischio e capacità di crescere in modo lineare attraverso i cicli economici: due punti di forza che conferiscono visibilità alla remunerazione degli azionisti

Va considerato che lo scenario che avevamo disegnato nel 2013 non includeva alcuni elementi sfidanti con i quali ci siamo invece dovuti confrontare: lo slittamento delle gare del settore Gas, la sensibile riduzione del WACC e i minori incentivi sulle energie da fonti rinnovabili, che nel complesso hanno sottratto circa 56 m€ al MOL cumulato.

Il fatto di avere potuto comunque raggiungere la crescita di 210 m€ nel periodo 2013-2018 conferma quindi la nostra capacità di gestire e attuare in modo flessibile il Piano Industriale, superando le criticità esterne e cogliendo le nuove opportunità che si materializzano lungo il percorso.

Forti di questo track record, nel nuovo Piano al 2022 abbiamo scelto di confermare l’impostazione strategica basata su pilastri consolidati, che negli ultimi anni hanno permesso a Hera di creare valore in modo significativo, lineare e resiliente rispetto alle difficoltà del contesto esterno.

In primo luogo punteremo su attività ben calibrate tra business regolati e a libero mercato. Vogliamo infatti continuare ad avere un portafoglio capace di mantenere un contenuto profilo di rischio e di esprimere sinergie operative e commerciali; grazie alla nostra diversificazione nell’ambito dei business delle Reti, potremo inoltre soddisfare le crescenti richieste di offerte multi-utility da parte della clientela.

Il secondo pilastro su cui faremo leva è la crescita organica, vero e proprio motore di sviluppo di Hera, che nel tempo ha permesso di quintuplicare il MOL.

Continueremo anche a focalizzarci su operazioni di M&A, selezionando investimenti che prospettino sinergie e che siano complementari rispetto al nostro attuale portafoglio di attività: guarderemo in particolare a target tra le multi-utilities, oltre a selezionare aziende impegnate nella vendita di energia e nel trattamento di rifiuti.

Nel periodo del Piano investiremo 3,12 mld€, con un incremento di 260 m€ rispetto al Piano precedente: circa 1,14 mld€ saranno dedicati allo sviluppo, mentre 1,98 mld€ alla manutenzione degli asset attuali. Concentreremo l’allocazione di capitale al 76% su business regolati, per realizzare un nuovo ciclo di espansione delle nostre infrastrutture, che fa seguito a quello del decennio 2002-2012, dedicato in misura prevalente ad aggiornare la base di asset originaria.

La forte generazione di cassa nel quinquennio 2018-2022 ci consentirà di finanziare il robusto piano di investimenti tecnici, senza modificare la solidità finanziaria che Hera oggi può vantare: nonostante i considerevoli investimenti previsti, il rapporto Debito/MOL rimarrà infatti pari a 2,9x, esattamente come previsto in uscita dal Piano precedente. Rimanendo al di sotto della soglia di 3,0x, il debito di Hera continuerà inoltre a essere giudicato sostenibile dalle agenzie di rating.

Ci attendiamo un MOL in crescita di 200 m€ tra il 2017 e il 2022, da 985 m€ nel 2017 a 1.185 m€ nel 2022.

Complessivamente ci attendiamo che nel quinquennio circa la metà dell’incremento del MOL sia trainato dalla crescita organica, con contributo di 98 m€ derivante principalmente dai ritorni sui progetti di sviluppo impiantistico, dalle maggiori quote di mercato nel business Energia e dai maggiori volumi di rifiuti trattati, oltre che da un aumento del WACC e di premi nelle attività regolate. Stimiamo inoltre che l’apporto incrementale delle attività che entreranno nel nostro perimetro attraverso le gare gas si attesti a 32 m€, mentre ci attendiamo un contributo di circa 80 m€ dalle operazioni di M&A, dato che Hera potrà fungere da aggregatore in un mercato italiano ancora molto frammentato.

La politica dei dividendi prevede un aumento del dividendo del +16%.

Continuerà infine il nostro impegno nei confronti degli azionisti, perché possano investire in Hera con piena consapevolezza dei ritorni che ci attendiamo dal piano di investimenti e avendo chiara la politica che seguiremo nella distribuzione degli utili. Ci aspettiamo di potere incrementare nel tempo il dividendo per azione, fino a raggiungere 11 c€ per l’esercizio 2022, rispetto ai 9,5 c€ dell’esercizio 2017, con un aumento di 0,5 c€ ogni due anni.

Grazie ai validi fondamentali ed ad una crescente generazione di cassa, nel corso del tempo Hera ha sempre distribuito dividendi per azione costanti o in crescita. Il nuovo Piano, che si colloca per impostazione sulla scia di quello precedente e che inoltre prospetta interessanti ritorni dai 3,14 mld€ di investimenti pianificati, ha perciò tutte le premesse per garantire una visibile remunerazione ai nostri azionisti.

Tomaso Tommasi di Vignano
Tomaso Tommasi di Vignano
10 Gennaio 2019

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