Storie
Il messaggio del presidente esecutivo
I buoni conti annuali confermano, ancora una volta, il lungo track record

Nel 2021 Hera ha realizzato un progresso del 9% a livello di EBITDA, superiore alle attese nonostante uno scenario esterno ancora condizionato dal COVID-19. Un risultato che è apprezzabile anche sotto il profilo qualitativo, considerato l’ampio insieme di fattori di natura organica che hanno alimentato la crescita.

Hera ha così nuovamente dimostrato quanto sia strategico disporre di un portafoglio multi-business su cui fare leva, quando si è un operatore in grado di intuire i nuovi trend della domanda e di soddisfarli con prontezza, come è avvenuto ad esempio per il significativo contributo all’EBITDA di Gruppo offerto nel 2021 dai servizi di efficienza energetica e dalla rigenerazione delle plastiche; business, questi ultimi, che confermano peraltro il ruolo attivo di Hera nel perseguimento degli obiettivi di sostenibilità ambientale che l’Europa si è data.    

Dal momento che la crescita dell’EBITDA si è visibilmente traslata fino all’utile netto, si sono creati i presupposti per la distribuzione di un dividendo per azione per il 2021 di 12 centesimi di euro, in aumento di 1 centesimo rispetto a quello del 2020 e di 2 centesimi rispetto a quello del 2019. Anche nell’ultimo sfidante biennio Hera ha perciò dimostrato di riuscire a rimanere saldamente sul proprio percorso di crescita, offrendo ritorni in continua crescita ai propri azionisti.

Gentili Azionisti,

i risultati raggiunti nel 2021 confermano un’efficace attuazione della strategia di crescita e al contempo rafforzano la visibilità degli obiettivi al 2025, presentati nel nuovo Piano Industriale a fine gennaio.

Un ampio spettro di fattori di natura organica alla base del progresso del 9% dell’EBITDA
L’EBITDA consolidato di Hera, che nel 2021 ha raggiunto 1.224 milioni di euro, mostra un incremento di 101 milioni di euro rispetto al dato del 2020. Tale performance – che supera peraltro di 4 milioni di euro quella indicata nei dati preconsuntivi lo scorso gennaio – è molto apprezzabile anche sotto il profilo qualitativo.

Si tratta infatti di un risultato che è principalmente frutto di leve di natura organica, con un contributo significativo da parte di attività legate alla sostenibilità ambientale, così come previsto dal Piano e come auspicato dalle stesse politiche europee.

La crescita organica registrata nel 2021 è stata la più grande mai realizzata in questi nostri 20 anni di storia, considerato che tutte le operazioni di M&A sono sostanzialmente state concluse a metà dell’esercizio, con un contributo di 10 milioni di euro. Nell’esaminare questa crescita possiamo in primis riconoscere di essere riusciti a fare leva su maggiori volumi, sull’onda della ripresa economica del Paese.

Raccogliamo inoltre i benefici del capitale che abbiamo efficientemente allocato, avendo realizzato investimenti netti per complessivi 570,3 milioni di euro, in crescita del 7,9% rispetto al 2020, mentre beneficiamo della continua espansione della clientela energy, che ha sfiorato la soglia dei 3,5 milioni.

Le politiche di protezione dai rischi, applicate nelle attività gestite, hanno permesso un’efficace protezione dei risultati 2021 anche dalla significativa fluttuazione dei prezzi delle commodities.   

I dati dimostrano che abbiamo saputo intercettare anche le opportunità incentivate dalla normativa italiana per promuovere l’efficienza energetica attraverso lo strumento dell’Ecobonus 110%, con interventi sui condomini delle città servite, che hanno contribuito all’EBITDA consolidato per 42 milioni di euro.

Non ultimo, abbiamo potuto contare su un sensibile incremento nei risultati di Aliplast, che apporta ben 21 milioni di euro di EBITDA, beneficiando da un lato della crescente domanda di materiale rigenerato e dall’altro di un contesto con elevati prezzi del petrolio che hanno dato ulteriore impulso all’impiego di plastica riciclata, avendola resa più attraente anche sotto il profilo economico rispetto alla plastica vergine.

L’M&A è proseguito, creando i presupposti per un incremento di 21 milioni di euro dell’EBITDA consolidato, non appena le società neoacquisite saranno pienamente integrate nel Gruppo
Nonostante l’M&A non sia stata una leva fondamentale nel determinare la crescita del 2021, avendo fornito un contributo di 10 milioni di euro, non va trascurato il fatto che anche nell’esercizio passato abbiamo colto alcune importanti opportunità di espansione per linee esterne, con ben quattro operazioni di M&A concluse, principalmente nel business dei rifiuti industriali: queste società, una volta che saranno completamente integrate nel Gruppo, arriveranno a offrire un contributo cumulativo valutabile in circa 21 milioni di euro a livello di EBITDA. Il profilo delle acquisizioni realizzate ha inoltre dimostrato completa aderenza alla nostra strategia dichiarata, che ci vede impegnati a incrementare le quote di mercato nei territori di riferimento.

Altro fattore di crescita non trascurabile: nel 2021 ci siamo inoltre aggiudicati tutte le gare per il rinnovo delle concessioni scadute, come nel caso della distribuzione del gas a Udine e del ciclo idrico integrato a Rimini, oltre alle concessioni per la raccolta dei rifiuti urbani a Ravenna-Cesena, Modena e Bologna. Questo, di fatto, ci ha permesso di allungare l’orizzonte delle concessioni precedentemente presenti in portafoglio di 12-18 anni, a seconda dei casi, offrendoci così l’opportunità di investire nell’ottica di estrarre nuove efficienze, mentre forniamo ai clienti un servizio sempre migliore.

Nel 2021 Hera cresce, migliorando la profittabilità e la solidità finanziaria
La significativa crescita dell’EBITDA ha trainato il progresso dell’11% registrato dall’EBIT, nonostante la prudente politica di accantonamento. Anche l’Utile Netto ha messo a segno un incremento a doppia cifra, con un aumento dell’10,2% che riflette, oltre al progresso dell’EBIT, anche l’efficienza della gestione finanziaria e fiscale.

I buoni risultati operativi si riflettono inoltre in un rafforzamento del nostro profilo di solidità, come indica la discesa del rapporto tra Indebitamento finanziario Netto ed EBITDA che scende da 2,87 volte a fine 2020 per attestarsi a 2,66 volte a fine 2021, a fronte di un debito di 3,26 miliardi di euro, rimasto sostanzialmente in linea con quello di fine 2020. Questa solidità ci ha permesso di assistere la clientela con la rateizzazione dei pagamenti delle bollette, confermando questa crescita come attenta a tutti i principali stakeholder. Nell’ultimo esercizio migliora anche la nostra creazione di valore, con il ROI che passa dall’8,6% al 9,2%, mentre il ROE sale dal 10,2% al 10,5%.

Negli ultimi due esercizi, grazie ai buoni risultati conseguiti seppur nel contesto pandemico, Hera ha potuto offrire ai propri azionisti una crescita del dividendo per azione del 20%
A fronte di un Utile per Azione in aumento da 20,6 centesimi di euro nel 2020 a 22,8 centesimi di euro nel 2021 e in linea con la politica contenuta nel Piano Industriale presentato lo scorso gennaio, il Consiglio di Amministrazione ha oggi deliberato di proporre all’Assemblea del 28 aprile 2022 di approvare la distribuzione di un Dividendo per Azione di 12,0 centesimi di euro.

Questa proposta di remunerazione degli azionisti non solo indica una crescita del 9% rispetto agli 11,0 centesimi di euro del dividendo relativo all’esercizio 2020, ma rappresenta anche un avanzamento del 20% rispetto al livello del dividendo 2019, l’ultimo esercizio che ci ha visto operare in un contesto non dominato dalla pandemia.

Hera dimostra perciò ancora una volta, come è avvenuto nei 20 anni dalla sua costituzione, di sapere rimanere saldamente sul proprio percorso di crescita nonostante le sfide esterne.

Una chiara strategia di crescita e una disciplinata allocazione del capitale per creare le premesse della futura remunerazione degli azionisti
È con la consapevolezza di potere contare su questa solidità che affrontiamo i prossimi impegni sia del presente scenario che i prossimi impegni previsti nel Piano al 2025, contando di potere offrire interessanti ritorni ai nostri azionisti, mentre ci rimane spazio per guardare anche a future opportunità di M&A che dovessero presentarsi all’orizzonte: opportunità che stiamo vagliando, come sempre, nell’ottica di accelerare la crescita creando valore.   

Tomaso Tommasi di Vignano
Tomaso Tommasi di Vignano
23 Marzo 2022
Direttore responsabile:
Jens K. Hansen
Concept e contenuti editoriali:
Blue Arrow - Lugano