Storie
Il messaggio dell'AD
A fuoco i risultati dell’esercizio 2021

Nel corso del 2021 Hera ha realizzato una crescita significativa di tutti i principali indicatori del Conto Economico, a partire dall’EBITDA, che aumenta del 9%, per arrivare all’Utile Netto dopo il risultato di terzi, che migliora del 10,2%.

Tutte le aree di business hanno fornito un contributo positivo all’EBITDA consolidato, con l’Energia e l’Ambiente che ne hanno trainato il progresso, essendo cresciute rispettivamente nella misura del 14,9% e del 13,1%.

In un anno di forte sviluppo, Hera è riuscita inoltre a rafforzarsi sotto il profilo finanziario, riducendo il rapporto Debt/EBITDA a 2,66x. La forte generazione di cassa da attività operative ha permesso infatti di coprire quasi integralmente le uscite, nonostante l’intenso programma di investimenti realizzati, le attività di M&A e i maggiori dividendi distribuiti: l’indebitamento a fine dicembre 2021 risulta sostanzialmente stabile rispetto al dato di fine 2020 ma con un profilo che ha beneficiato delle operazioni di liability management realizzate durante l’anno.  

La crescita raggiunta da Hera nel 2021 si caratterizza anche per il crescente contributo delle attività a Valore Condiviso, che sono arrivate a rappresentare il 46,6% dell’EBITDA del Gruppo. Un’evidenza che prova come gli investimenti dedicati a raggiungere gli obiettivi di sostenibilità possano offrire interessanti ritorni anche sotto il profilo economico-finanziario.

Nel 2021 i Ricavi di Gruppo si sono attestati a 10.555,3 m€, realizzando un progresso del 49,1% rispetto all’anno precedente. Tutte le aree di business hanno contribuito a questo incremento. Un significativo contributo, di oltre 3 mld€, è venuto dai settori Energy, dovuto soprattutto a maggiori ricavi da trading (2.068 m€), a più elevate vendite di gas (554 m€) e di energia elettrica (385 m€). I servizi di efficientamento energetico, spinti dagli incentivi fiscali, e quelli a valore aggiunto hanno apportato un non trascurabile contributo di 243 m€.

L’EBITDA del Gruppo nel 2021 ha raggiunto 1.223,9 m€, registrando una crescita complessiva rispetto al 2020 di 100,9 milioni di euro (+9,0%). Escludendo l’M&A, che ha fornito un contributo incrementale di circa 10 m€, Hera ha messo a segno una crescita organica di oltre 90 m€, la più elevata mai realizzata dal Gruppo a livello annuo, con il traino di business di elevato impatto sulla sostenibilità ambientale, come quello dell’efficientamento energetico degli edifici e della rigenerazione delle plastiche.

I business dell’Energia hanno trainato oltre la metà del progresso dell’EBITDA consolidato, con una crescita di 54,8 m€ (+14,9%). In quest’area, dove la crescita è stata trainata da un’espansione della base-clienti e dei servizi a valore aggiunto, abbiamo dimostrato di sapere cogliere con prontezza ed efficacia le opportunità degli incentivi collegati al Recovery Plan del governo italiano, realizzando ben 42 m€ negli interventi di efficientamento energetico di edifici a uso residenziale. Nel 2021 abbiamo inoltre vinto tre delle nove gare sui servizi a Maggior Tutela, realizzando anche un incremento della nostra presenza nel segmento Default e FUI, che ha parzialmente compensato la riduzione del numero di clienti in Salvaguardia. Il risultato realizzato non è stato significativamente influenzato dalla volatilità dei prezzi delle commodity energetiche, grazie alle politiche di protezione dei rischi che hanno reso il prezzo menzionato completamente passante.

Anche l’area Ambiente ha offerto un determinante contributo alla crescita dell’EBITDA consolidato, avendo incrementato il proprio risultato di 33,7 m€ rispetto al 2020 (+13,1%). Tra i principali fattori di traino, un aumento di 170 mila tonnellate in termini di volumi trattati e prezzi in generale aumento. Aliplast ha beneficiato di una sostenuta domanda di plastica rigenerata, mettendo a segno un risultato di 21 m€, mentre le società neoacquisite, che hanno consolidato la presenza ai confini dei territori di riferimento, hanno conseguito un risultato di 8 m€.

Le Reti hanno apportato un contributo incrementale di 11,5 m€ all’EBITDA di Gruppo, avendo messo a segno una crescita del 2,5%, spinta da nuovi allacciamenti, dal contributo di certificati bianchi (6,6 m€) e da nuove efficienze conquistate attraverso l’innovazione e la digitalizzazione.  Gli investimenti realizzati hanno inoltre contribuito a un incremento della RAB del 2,4%: cresce quindi anche la base di riferimento per l’applicazione delle tariffe stabilite dal Regolatore.

L’incremento del 7,1% della voce Ammortamenti e Accantonamenti, inferiore al tasso di crescita del 9% dell’EBITDA, consente all’Utile Operativo di realizzare una crescita dell’11%, attestandosi a 611,7 m€.

Anche il risultato della gestione finanziaria è in miglioramento, con un saldo di 119,8 m€, in aumento del 2,7% rispetto al 2020. La variazione di 3,1 m€ è essenzialmente da attribuire a maggiori oneri, per 25,7 m€, legati alla cessione dei crediti fiscali relativi alle attività “ecobonus”, largamente compensati dai benefici derivanti da operazioni di liability management, come il riacquisto parziale di alcuni bond, da minori oneri IAS e da maggiori utili da società collegate e joint venture.

Il tax rate risulta pari al 26,8%, in leggera crescita rispetto al 25,7% dell’anno precedente. In realtà, al netto dei benefici conseguenti alcune rettifiche di valore legate a operazioni di acquisizione, il tax rate risulterebbe in leggero calo rispetto al dato 2020, in particolare per effetto delle agevolazioni fiscali legate agli investimenti in trasformazione tecnologica, digitale e ambientale.

Nel 2021 l’Utile Netto dopo il risultato di terzi ha dunque raggiunto 333,5 m€, con un aumento del 10,2% rispetto al 2020.

L’Indebitamento Finanziario Netto, che si attesta a 3.261,3 m€, presenta un marginale incremento, di 34,3 m€, rispetto ai 3.227,0 m€ di fine 2020. Il livello del debito di Hera rimane perciò sostanzialmente stabile nonostante nel 2021 siano stati realizzati investimenti per 130 m€ in più rispetto al 2020, per complessivi 666 m€ considerando capex ed M&A, e siano avvenuti maggiori esborsi per il pagamento dei dividendi e per le minorities, per un totale di 199 m€, grazie alla copertura offerta da una significativa generazione di cassa: nel 2021 abbiamo infatti raggiunto 838 m€ di cash flow da attività operative.

Considerato l’EBITDA in aumento del 9%, a fronte di un indebitamento sostanzialmente invariato, nel 2021 Hera ha ridotto il proprio rapporto di leverage, in termini di Debito/EBITDA, da 2,87x a 2,66x.

Possiamo quindi affrontare lo sfidante contesto operativo del 2022, con le significative tensioni sui prezzi energetici indotte dal conflitto russo-ucraino, da una posizione di rafforzata solidità finanziaria.

Apprezzabili ritorni, anche economici, dagli investimenti dedicati alla sostenibilità

Durante il 2021 abbiamo dato concreta attuazione anche agli impegni presi sul fronte degli obiettivi di sostenibilità.

Significativi i traguardi conquistati, tra cui una riduzione dell’11,6% rispetto al 2019 delle emissioni di CO2 (calcolata secondo gli standard SBTi), oltre a un aumento del 36% della plastica riciclata e venduta ad Aliplast rispetto al 2017.

La CSV (Creation of Shared Value) si è attestata a 570,6 m€, mostrando un netto aumento rispetto ai 455,1 m€ del 2020. L’incidenza dell’EBITDA a Valore Condiviso rispetto all’EBITDA consolidato risulta perciò in crescita dal 40,5% del 2020 al 46,6%.

Il maggiore contributo delle attività a Valore Condiviso riflette i ritorni generati dagli investimenti in progetti dedicati a tre specifici obiettivi, che abbiamo messo in campo nel tempo: nell’Ambiente, rigenerare le risorse e chiudere il cerchio, nell’ambito Territorio e Impresa, abilitare la resilienza e innovare, e infine nell’area Energia, perseguire la neutralità carbonica. Nel 2021 gli investimenti in queste aree sono ammontati complessivamente a 452,7 milioni di euro, arrivando a rappresentare ben il 68% degli investimenti totali.   

Stefano Venier
Stefano Venier
23 Marzo 2022
Direttore responsabile:
Jens K. Hansen
Concept e contenuti editoriali:
Blue Arrow - Lugano