Storie
Uno sguardo ai numeri
A fuoco i risultati del primo trimestre 2023

Hera avvia il 2023 all’insegna della crescita. Tutti i principali indicatori economici sono in progresso rispetto al primo trimestre 2022, mentre l’Indebitamento Finanziario Netto si riduce di 472,2 m€, comprimendo il rapporto Debito/EBITDA a 2,84 volte.

La crescita del 9,4% dell’EBITDA è stata trainata dalle aree dell’Energia e dall’Ambiente, che hanno messo a segno performance superiori a quella media di Gruppo. I risultati maturati nel trimestre indicano che Hera prosegue lungo il percorso di crescita indicato dal Piano Industriale grazie a una collaudata capacità di gestire con accortezza e lungimiranza i business in cui opera, cavalcando le opportunità dello scenario e investendo continuamente sulla qualità dei propri asset.

La forte riduzione nel livello di indebitamento al 31 marzo 2023 riflette la forte generazione di cassa del trimestre, cui ha contribuito in modo determinante lo svuotamento degli stoccaggi di gas, in linea con quanto previsto dalla Società.

 

Come illustrato dettagliatamente nella Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2022, a partire dallo scorso esercizio il management ha ritenuto opportuno presentare i risultati valorizzando gli stoccaggi di gas naturale secondo un criterio gestionale, al fine di fornire una rappresentazione coerente con un contesto di mercato che presentava significative e repentine variazioni di prezzo rispetto agli andamenti storici. Nel corso del primo trimestre 2023, a conclusione della stagione invernale e per effetto del realizzo dei flussi attesi, il precedente disallineamento valutativo risulta essere interamente rientrato, con effetto quindi sulla variazione di periodo, ma non sullo stock.

Nel corso del primo trimestre 2023 i Ricavi Totali di Gruppo hanno raggiunto 5.750,1 m€, mettendo a segno un progresso di 337,4 m€ (+6,2%). A trainare la crescita hanno contribuito soprattutto i maggiori volumi nell’energia elettrica – sia per l’efficace azione commerciale sui segmenti tradizionali, sia per l’aggiudicazione di lotti in salvaguardia – oltre alle attività incentivate di efficientamento energetico degli edifici residenziali e ai Servizi a Valore Aggiunto. Anche l’Ambiente ha offerto un contributo positivo, soprattutto grazie all’ingresso delle recenti acquisizioni nel perimetro di Gruppo. Questi incrementi hanno più che compensato l’impatto negativo di minori volumi di gas, dovuto alle miti temperature registrate nel primo trimestre 2023 e ai risparmi nei consumi volontariamente attuati dai clienti a fronte di prezzi più elevati.

 

L’EBITDA adjusted del Gruppo nel 2023 è stato pari a 410,2 m€, con un incremento di 35,1 m€ (+9,4%) rispetto al primo trimestre 2022. I fattori che hanno guidato questo aumento sono individuabili soprattutto nella crescita organica (+15 m€) e nel continuo progresso delle attività di economia circolare (+14m€), ma anche nel contributo derivante dalle recenti operazioni di M&A (+6 m€): Macero Maceratese e ACR Reggiani.

 

La ripartizione dell’EBITDA per area strategica d’affari indica che le aree dell’Energia sono quelle che hanno avuto il peso maggiore nel primo trimestre 2023, con il contributo di tutte le più importanti linee di offerta. Da un lato, le attività di vendita e trading hanno infatti consuntivato, a fronte di margini unitari stabili, un progresso di 16 m€, grazie all’aumento dei nuovi clienti (+106 mila), provenienti anche dai segmenti di ultima istanza; questa forte espansione della clientela ha più che compensato l’impatto negativo delle miti temperature invernali sulla domanda. L’attività di trading, potendo fare leva sul gas a disposizione negli stoccaggi, ha inoltre ottimizzato la gestione dei costi di modulazione e gli sbilanci, di fatto neutralizzando le minacce poste dalla crisi energetica. D’altro lato, i servizi di Efficienza Energetica hanno continuato a crescere (+13 m€), beneficiando degli ulteriori incentivi fiscali previsti dal governo italiano, mentre i Servizi a Valore Aggiunto hanno fornito un contributo incrementale di 2 m€, incontrando il favore dei clienti che desiderano ottimizzare i propri consumi energetici. La vendita del gas mandato a stoccaggio nel 2022 dimostra di avere offerto un rilevante contributo: la variazione contabile delle scorte di gas è positiva per 93 m€, a fronte di un delta negativo per 93 m€ a fine 2022.

Convincente anche la performance dell’area Ambiente, che in questo primo trimestre del 2023 ha messo a segno un incremento del 10,9% (+8,7 m€), nonostante non abbia potuto beneficiare dell’intera capacità impiantistica installata, dato il revamping di due WTE, di cui solo uno è tornato operativo nel corso del primo trimestre 2023. A fronte di una modesta flessione registrata nelle attività regolate della raccolta (-2,7 m€), la componente a libero mercato ha mostrato un progresso di 11,4 m€, che riflette la favorevole combinazione di un aumento del 16,2% dei rifiuti trattati con un lieve incremento nei prezzi. Resta un pilastro fondamentale, infine, anche il contributo dell’M&A (+6,0 m€), per effetto del consolidamento di Macero Maceratese e di ACR di Reggiani Albertino – società leader nelle bonifiche di siti industriali, con importanti volumi nel trattamento di rifiuti speciali – la cui acquisizione di una quota del 60% da parte di Hera è stata conclusa a inizio del 2023.

L’EBITDA delle Reti ha infine mostrato una lieve riduzione, di 5,4 m€ (-3,9%). Il solo ambito che ha mostrato una variazione positiva è quello del ciclo idrico (+0,1%), mentre sugli altri business – teleriscaldamento, distribuzione di gas e di elettricità – hanno avuto un impatto frenante il più esiguo numero di allacciamenti, i minori certificati bianchi ottenuti e i maggiori costi sostenuti nel trimestre. Nelle attività regolate è attesa per il 2024 una revisione del WACC, in funzione del più elevato livello raggiunto dai tassi di interesse, la quale dovrebbe riequilibrare i ritorni complessivi.

Positiva anche la performance dell’EBIT di Gruppo, che ha raggiunto 236,1 m€ (+6,7%), nonostante l’incremento di 20,2 m€ registrato da Ammortamenti e Accantonamenti (+13,1%), che riflette soprattutto i nuovi investimenti e l’acquisizione di ulteriori clienti, nonché il più ampio perimetro di consolidamento.

Il risultato della gestione finanziaria è negativo per 44,4 m€, a fronte di un saldo negativo per 29,5 m€ del primo trimestre 2022. L’incremento è frutto dei maggiori oneri legati a nuove linee a medio-lungo termine contratte nel passato esercizio per finanziarie l’espansione del capitale circolante netto causata dall’aumento dei prezzi delle commodities energetiche. Il costo medio del debito di Hera si attesta al 2,96%, con una variazione relativamente modesta rispetto al livello di 2,60% registrato nel primo trimestre 2022, se si considera la forte ascesa del costo del denaro che ha avuto luogo nel frattempo.

Il tax rate calcolato sul risultato ante-imposte adjusted si attesta al 26,8%, evidenziando un calo per effetto delle opportunità che il Gruppo ha saputo cogliere nell’ambito di quelle offerte dalla normativa fiscale. In aggiunta all’efficienza fiscale attuata, il livello di tax rate beneficia anche del fatto che il Gruppo non ha avuto imposizione sugli extra-profitti, come nel caso delle energy companies, dal momento che l’unica attività di generazione avviene nell’ambito dei processi di recupero di rifiuti negli impianti WTE.

Nel primo trimestre 2023 l’Utile Netto adjusted dopo il risultato di terzi è dunque pari a 128,2 m€, in crescita rispetto a quello del medesimo periodo del 2022 (+0,7%).

Il ROE, che rappresenta il ritorno per gli azionisti, esprimendo il rapporto tra Utile Netto adjusted e Mezzi Propri, si attesta al 9,4%. Altrettanto confortante il livello di ROI, pari all’8,6%.

L’Indebitamento Finanziario Netto, che al 31 dicembre 2022 ammontava a 4.249,8 m€, è sceso a 3.777,6 m€ (-11,1%). La variazione di 472,2 m€ registrata nell’arco del trimestre è principalmente riconducibile allo smobilizzo del gas precedentemente stoccato e alla positiva generazione di cassa registrata nel trimestre.

Il rapporto Debito/EBITDA si riporta quindi a 2,84x, ben al di sotto del livello di 3,0x che Hera prudenzialmente si è data come soglia massima. Il dato si confronta con il livello di 3,28x segnato a fine 2022, pari a 2,9x se depurato del valore del gas in stoccaggio.

10 Maggio 2023
Direttore responsabile:
Jens K. Hansen
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Blue Arrow - Lugano