Titolo Hera
Il messaggio del presidente esecutivo
Il 2019: una crescita importante, anche per qualità

Gentili Azionisti,

la pubblicazione dei risultati 2019 avviene in un momento che sta mettendo a dura prova il nostro Paese, per le conseguenze della diffusione del Coronavirus.
E’ perciò prioritario fare un punto sul nostro ruolo in un simile contesto.

Ci siamo prontamente attivati per gestire il rischio Coronavirus
Grazie a un piano di gestione della crisi tempestivamente attivato, Hera è oggi operativa al 100% nell’assicurare la continuità dei servizi di pubblica utilità resi ai clienti e attenta a tutelare la salute dei suoi collaboratori, nonché quella delle persone – siano clienti o fornitori – con le quali essi vengono a contatto nell’espletamento delle proprie funzioni. Abbiamo temporaneamente sospeso solo alcune attività non essenziali, come quelle commerciali o di assistenza alla clientela presso lo sportello, e rinviato alcuni investimenti tecnici. Allo stesso tempo, abbiamo offerto dilazioni di un mese nei pagamenti delle bollette o piani di rateizzazione, per sostenere la clientela in difficoltà a causa della pandemia.

La natura “essenziale” dei nostri business, la limitata correlazione con l’andamento del PIL italiano, insieme a uno strutturato sistema di gestione del rischio, costituiscono una solida certezza in un contesto la cui evoluzione appare ancora incerta.

I risultati 2019 indicano una crescita significativa, conseguita con un limitato profilo di rischio
Proprio in quest’ottica, legata ai benefici della forte cultura di risk management che pervade il nostro modo di pianificare e operare, possiamo leggere i risultati del 2019 con doppia soddisfazione.
La crescita di 54 milioni di euro consuntivata a livello di MOL è andata ben oltre l’obiettivo del Piano con orizzonte al 2019: se è certamente apprezzabile per dimensione, lo è ancor di più per il contenuto profilo di rischio con cui è stata realizzata.
Il prudente mix di portafoglio, con il 51% delle attività che sono gestite in un regime di regolazione, si affianca a un modo conservativo di gestire il singolo business.
Un approccio che seguiamo non solo nella sfera operativa, ma anche in quella finanziaria, dove abbiamo mantenuto un solido rapporto tra Debito Netto e MOL, a un livello di 2,48 volte, al netto del debito figurativo dell’operazione Ascopiave.

Gestire i rischi significa da un lato mitigare eventuali impatti negativi, ma dall’altro avere un sistema per valutare e decidere di cogliere le opportunità che si presentano.

Il 2019 è stato perciò da questo punto di vista un anno ricco di nuove opportunità di crescita, sia per l’attività di M&A, in primis con la definizione dell’operazione Ascopiave, che contribuirà in modo significativo a generare ulteriore crescita a partire dal 1 gennaio 2020, sia con i nuovi investimenti divenuti operativi, dall’impianto di biometano alla capacità delle discariche che si è ampliata nel secondo semestre dell’esercizio appena concluso.
Il 2019 è stato perciò un anno nel quale, grazie a una crescita organica del MOL di 87 milioni di euro e al contributo delle acquisizioni neo-consolidate per 7 milioni, siamo riusciti ad arginare l’attesa riduzione dei margini nel business dei clienti in salvaguardia, che ha inciso per circa 70 milioni di euro.

Continua la crescita, così come la creazione di valore
Il nostro percorso di creazione di valore è perciò proseguito, con il ROI, il ritorno sul capitale investito netto, che ha raggiunto il 9,4%: un livello che supera di due volte quello del WACC, il costo medio ponderato del capitale, che oggi è intorno al 4,5%.
La nostra vocazione alla circolarità e l’attenzione ai temi di responsabilità sociale hanno inoltre preso forma attraverso una sessantina di progetti dedicati, dando impulso alla generazione di 422,5 milioni di euro di MOL a Valore Condiviso.
La forte generazione di cassa, con il Free Cash Flow in crescita del 40% rispetto al 2018, ha permesso di finanziare gli investimenti di sviluppo e la distribuzione del dividendo, e di coprire pressoché interamente l’esborso per acquisizioni, consentendo un continuo deleveraging.

L’utile per azione che prescinde dalla plusvalenza emersa con l’operazione Ascopiave è infine risultato pari a 20,4 centesimi di euro, rispetto ai 19,2 centesimi del 2018.

Il Consiglio di Amministrazione di Hera ha perciò proposto all’Assemblea di approvare la distribuzione di un dividendo per azione di 10 centesimi di euro, in linea con quanto indicato nel Piano Industriale.

A seguito del generalizzato crollo degli indici dei mercati azionari, provocato dall’aumentato premio per il rischio a causa della pandemia, il dividendo proposto dal CdA di Hera prefigura un rendimento nell’ordine del 3%.

Stiamo lavorando per realizzare il nostro Piano anche oltre il 2023
Nel 2020 continueremo il nostro percorso, nel solco di quanto chiaramente indicato dalla strategia che abbiamo presentato il 10 gennaio scorso, con un orizzonte che per alcuni impegni si colloca al 2030. Nell’esercizio in corso, siamo inoltre consapevoli di potere contare sul contributo dell’operazione conclusa a fine 2019 con Ascopiave, che si innesta sul nostro efficiente modello di business.
Affronteremo il compito “essenziale”, cui siamo chiamati in quanto fornitore di servizi di pubblica utilità, continuando a gestire i nostri business secondo logiche strategiche di lungo periodo, potendo così continuare a garantire nel tempo soddisfacenti ritorni ai nostri azionisti.

Tomaso Tommasi di Vignano
Tomaso Tommasi di Vignano
25 Marzo 2020

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