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Guardare oltre l’orizzonte di Piano, per diventare sempre più sostenibili

Hera raccoglie la sfida di realizzare alcuni importanti cambiamenti entro il 2030.

Per la prima volta, Hera ha inserito nella presentazione del proprio Business Plan anche otto obiettivi con traguardo al 2030. Ha voluto così declinare in modo concreto il proprio contributo di operatore multiutility nel dare attuazione

  • agli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite,
  • ai target vincolanti al 2030 del Clean Energy Package dell’Unione Europea
  • e agli obiettivi del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima.

Per capire meglio il peso di questa scelta e il modo in cui è stata sviluppata, poniamo alcune domande a Massimo Vai, Direttore Centrale Strategia, Regolazione ed Enti Locali e responsabile della Pianificazione Strategica di Hera.

GLI OTTO PRINCIPALI OBIETTIVI OSTENIBILI DI HERA AL 2030

-35%Riduzione, rispetto al 2015, dell’intensità di carbonio nell’energia prodotta
-10%Riduzione, rispetto al 2013, dell’energia consumata dal Gruppo Hera
+15%Incremento nell’utilizzo di acque reflue fino al 15% del totale delle acque reflue
-25%Riduzione, rispetto al 2018, dei consumi di acqua da parte del Gruppo Hera
+150%Incremento, rispetto al 2017, della plastica riciclata da Aliplast
85%Quota di rifiuti avviati a recupero di materia o energia negli impianti di selezione
90%Quota di dipendenti preparati a lavorare in modo digitale
TOP10 Posizionamento in un indice global significativo di Diversity & Inclusion (oggi Refinitiv)

Nel Business Plan al 2023 presentate otto target su temi di sostenibilità da conquistare entro il 2030. Come si innestano queste priorità nella struttura della vostra tipica pianificazione quinquennale?
Negli anni abbiamo progressivamente arricchito e affinato l’impostazione delle nostre attività di consuntivazione e pianificazione. Da sempre, il nostro processo di costruzione del Piano quinquennale vede alla base l’attività di raccolta dei Key Performance Indicators industriali sottostanti gli obiettivi economico-finanziari di Gruppo: un esercizio condotto a livello di tutte le Unità di Business per ogni singolo anno fiscale coperto dal Piano.
Progressivamente, abbiamo inserito questi stessi target nelle Balanced Score Cards dei dirigenti e dei quadri, con l’obiettivo di offrire ulteriori garanzie al loro raggiungimento.
Nel tempo abbiamo anche aggiunto nuovi target, in linea con l’evoluzione della strategia industriale del Gruppo. In particolare, negli ultimi anni abbiamo indirizzato sempre più gli obiettivi legati alla sostenibilità e alla misurazione del contributo del Gruppo al raggiungimento dei Sustainable Development Goals definiti dalle Nazioni Unite. Siamo così arrivati a quantificare il valore condiviso che ci impegniamo a generare in uscita dal Piano Industriale; valore condiviso che da quattro anni consuntiviamo nel nostro Bilancio di Sostenibilità.
Quest’anno abbiamo ritenuto di aver raggiunto un sufficiente grado di maturità per fare un altro passaggio evolutivo: inserire e dichiarare per la prima volta alcuni target di lungo periodo, che superino l’orizzonte quinquennale del Piano Industriale e che si allineino alle deadline definite dalle Istituzioni Internazionali e Nazionali. L’organizzazione ha risposto come sempre con grande impegno e consapevolezza, andando a definire traiettorie ambiziose ma perseguibili lungo le quali raggiungere un set di obiettivi di sostenibilità.

Come avete individuato questo set di otto obiettivi di sostenibilità al 2030?
Gli obiettivi sono stati definiti attraverso un lavoro congiunto, che ha coinvolto le Unità di Business, la Direzione Strategia, Regolazione ed Enti Locali nonché la Direzione Valore Condiviso e Sostenibilità. Partendo dagli obiettivi al 2023 – orizzonte del Piano quinquennale – sono stati definiti con priorità alcuni obiettivi nelle tre Filiere nelle quali vengono suddivise e classificate le nostre attività – Ambiente, Reti e Energy. Sono stati inoltre individuati obiettivi di carattere trasversale che impegnano direttamente le Direzioni di Staff e indirettamente tutta l’organizzazione.
La definizione del valore del singolo target al 2030 è stata effettuata analizzando, secondo una logica top down, le azioni e le risorse necessarie per raggiungerlo, con la consapevolezza che i prossimi Piani Industriali dovranno mettere a disposizione tali risorse in modo da assicurare coerenza e continuità al percorso. Gli obiettivi, essendo di lungo termine, includono ovviamente una componente di sfida; ciò non toglie che garantiscano il pieno allineamento con la traiettoria industriale del Gruppo e che abbiano una ragionevole possibilità di essere raggiunti.

Quali sono, tra gli otto obiettivi presentati, quelli che ritenete più sfidanti?
Oggettivamente è difficile fare una classifica sul grado di sfida insito in ciascuno degli obiettivi presentati. Essendo la prima volta che compiamo questo esercizio così a lungo termine, ci siamo in realtà molto sfidati, buttando il cuore oltre l’ostacolo… D’altro canto, in Hera non siamo mai stati imprudenti nelle nostre proiezioni industriali: siamo abituati a mantenere gli impegni che dichiariamo. Detto questo, sicuramente una componente di maggiore difficoltà si può riscontrare in quegli obiettivi il cui raggiungimento non dipende esclusivamente da noi, ma anche da fattori esterni, quali ad esempio l’evoluzione culturale del contesto in cui Hera opera. Questo aspetto è fondamentale ad esempio per raggiungere risultati positivi sul fronte del recupero e del riciclo dei rifiuti, così come sul fronte della riduzione del consumo dell’acqua e dell’energia.

Come monitorerete e comunicherete i progressi su questi temi lungo il percorso dei prossimi 10 anni?
Questa è sicuramente l’attività che ci preoccupa di meno: abbiamo infatti consolidato da molti anni a livello di Gruppo un processo di raccolta a consuntivo di tutti i KPI che mappiamo in ottica previsionale, parte dei quali vengono utilizzati per la redazione del nostro Bilancio di Sostenibilità. Quello che dovremo aggiungere al processo è la valutazione dell’andamento della traiettoria dei vari indicatori: partendo dall’ultima consuntivazione disponibile, passeremo per il target all’ultimo anno di Piano ed effettueremo la nuova proiezione al 2030. Questo ci consentirà di capire per tempo se sarà necessario accelerare su certe azioni o se invece, come auspichiamo, saremo in grado di rispettare, se non addirittura anticipare, il raggiungimento degli obiettivi. L’attività di verifica e di eventuale allineamento verrà effettuata ogni anno in concomitanza con la produzione del nuovo Piano Industriale. Avremo quindi modo di tenere aggiornati su base annuale tutti i nostri stakeholders sui progressi che avremo compiuto nel percorso verso il 2030.

Massimo Vai
Massimo Vai
10 Gennaio 2020

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