Il Piano Industriale al 2024 intercetta appieno le opportunità delle nuove politiche economiche, che promuovono la transizione energetica e lo sviluppo tecnologico. Il nuovo Piano declina queste opportunità in modo coerente rispetto allo specifico modello di business del Gruppo, con l’obiettivo di disegnare il prossimo tratto di un percorso di crescita che prosegue ininterrotto dal 2002.
Forte di un 2020 che testimonia la capacità di crescere in modo resiliente anche in contesti sfidanti, Hera è pronta a confrontarsi con le priorità dello scenario esterno. Potendo contare su un’autentica vocazione alla sostenibilità e su una solida capacità finanziaria, nel nuovo scenario la Società non vede discontinuità, ma attraenti opportunità.
Mette quindi in campo investimenti cumulativi per 3,2 miliardi di euro, attentamente allocati, che contribuiranno ad alimentare la crescita dell’EBITDA, che potrà raggiungere 1,3 miliardi di euro nel 2024. Con queste premesse, il dividendo per azione è previsto in costante crescita, con un incremento annuo di 0,5 centesimi di euro, fino ai 12,5 centesimi del 2024.
In uno scenario complesso e in rapido cambiamento, non tutte le opportunità di investimento sono oggi prefigurabili. Hera intende mantenere una flessibilità finanziaria che le consenta di agire in modo rapido ed efficace nel caso si dovessero prospettare ulteriori opportunità di investimenti organici o di M&A che permettano di rafforzare la creazione di valore.
Gentili Azionisti,
Il Piano Industriale che guiderà il percorso di crescita di Hera al 2024 prende le mosse dai solidi risultati preconsuntivi dell’esercizio appena concluso.
Il 2020 conferma la “crescita resiliente” di Hera in uno scenario molto diverso da quello alla base del Piano 2019-2023
Il progresso del 2,8% conseguito a livello di EBITDA, che raggiunge perciò 1,118 mln€, e la riduzione della leva finanziaria, con il rapporto Debito/EBITDA che scende da 3,0x a 2,9x, sintetizzano efficacemente la performance del 2020, rafforzando la nostra equity story di “crescita resiliente”.
Il flusso di cassa generato nell’esercizio, alimentato dai buoni risultati conseguiti a livello operativo, finanziario e fiscale, ha permesso di coprire completamente gli investimenti operativi e finanziari, oltre al pagamento dei dividendi.
Nel corso del 2020 Hera ha perciò continuato a crescere, dando fedele esecuzione alle proprie linee-guida strategiche, nonostante si sia presentato uno scenario molto diverso da quello implicato nelle assunzioni del Piano al 2023. Le sfide imposte dal Covid-19 e le miti temperature dei mesi invernali hanno infatti sottratto all’EBITDA 2020 43 m€; d’altro lato, le componenti di crescita organica e di M&A hanno offerto un contributo di 77 m€, generando la variazione netta positiva dell’EBITDA di 33 m€.
Nel 2020 costruita una solida piattaforma per la crescita futura
Mentre l’integrazione di EstEnergy ha fatto emergere significative sinergie, nel 2020 abbiamo anche continuato a espandere le nostre attività, partecipando a numerose gare nelle diverse aree di business nelle quali vantiamo un solido track record. Proprio sulla base di questo serio profilo di competenze, nell’esercizio passato abbiamo anche potuto concludere alcune partnership con operatori di primo piano come Eni e Maire Tecnimont; partnership che ci aprono nuovi spazi nel mercato del trattamento dei rifiuti, in particolare nel segmento delle plastiche.
I risultati conseguiti nel 2020, come primo anno del Piano Industriale al 2024, rappresentano perciò un incoraggiante punto di partenza, che ci consente di guardare con serenità ai prossimi quattro anni del periodo di Piano, potendo contare su una solida piattaforma su cui fare leva per innestare la crescita futura.
Davanti a noi, uno scenario che presenta interessanti spazi per investire e crescere
A questa solida premessa creata dai risultati 2020, si aggiungono i tratti interessanti del contesto esterno.
Lo scenario offre attraenti prospettive per un operatore che abbia un modello di business autenticamente improntato alla sostenibilità e che disponga della flessibilità finanziaria necessaria per cogliere prontamente le opportunità di investimento.
I nuovi orientamenti che sono recentemente emersi nelle politiche economiche, soprattutto in chiave ambientale, e gli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dagli organismi internazionali non rappresentano dal nostro punto di vista una discontinuità, essendo questi indirizzi da anni una componente essenziale della nostra filosofia operativa.
Il modello multi-business è sinergico e funzionale anche per le soluzioni che salvaguardano l’ambiente…
Hera è da sempre una multiutility che offre in modo sinergico soluzioni ecosostenibili. Al momento della fondazione, nel 2002, abbiamo ricevuto dagli azionisti storici un preciso mandato: quello di operare considerando attentamente le esigenze dell’ambiente, delle comunità cui forniamo servizi e di tutti gli stakeholder che con noi interagiscono. Nel tempo abbiamo interpretato questa nostra mission in modo sempre più consapevole, adottando comportamenti virtuosi, in primo luogo nell’ambito delle nostre attività; al contempo abbiamo stimolato comportamenti orientati a una maggiore sostenibilità da parte dei nostri clienti e fornitori.
…come prova un EBITDA quasi sestuplicato negli ultimi 18 anni e i diversi riconoscimenti esterni in tema di sostenibilità
Tutto questo è materialmente riflesso nei risultati conseguiti in questi anni, con un EBITDA che è cresciuto di 5,8 volte rispetto al 2002, mentre Hera, con i propri investimenti, contribuiva a rendere più efficiente e concentrato il mercato di riferimento, anche attraverso una nutrita serie di acquisizioni, dalla cui integrazione sono emerse significative sinergie.
Sul versante ESG – Environment, Social e Governance – parlano gli importanti risultati che Hera ha raggiunto, come il recente inserimento negli indici Dow Jones Sustainability, con Standard&Poor’s che l’ha riconosciuta come “Leading practice” di settore a livello mondiale. L’impegno alla riduzione delle emissioni di CO2, riflesso nella partecipazione più che decennale al Carbon Disclosure Project, è testimoniato dalla classe A- che gli analisti del CDP hanno attribuito a Hera. Non ultimo, già nel 2017 la Fondazione Ellen MacArthur ha incluso la Società tra i 100 migliori esempi di Circolarità a livello globale, sulla base dei propri modelli di gestione.
Dinamica crescita dell’EBITDA e vocazione alla sostenibilità sono i nostri pilastri strategici, insieme alla solidità finanziaria e alla remunerazione degli azionisti
Il sostenuto tasso di crescita a livello operativo e il serio impegno alla sostenibilità si accompagnano ad altri due pilastri imprescindibili nel nostro percorso strategico di sviluppo: la solidità finanziaria e la remunerazione degli azionisti. Negli ultimi otto anni abbiamo infatti messo a segno una continua riduzione del rapporto di indebitamento, mentre l’Utile per Azione ha registrato un progresso medio annuo del 10% circa dal 2002 al 2019. Una simile evoluzione dei fondamentali ha costituito la premessa, attraverso una interessante politica di dividendi e l’apprezzamento del titolo sul mercato borsistico, di offrire un Total Shareholder Return medio annuo del 9% dalla quotazione a tutto il 2019.
Il nuovo contesto non presenta dunque per noi rischi di discontinuità, ma nuove e diversificate opportunità di crescita, dati i pilastri strategici sui quali possiamo contare nell’affrontare i prossimi anni.
Uno scenario che prospetta diversificate e remunerative opportunità di investimento
Molte aree di business nelle quali operiamo vedono una struttura competitiva ancora molto frammentata, messa ulteriormente in crisi dal Covid-19: questo crea un contesto favorevole per l’M&A. D’altra parte, nei prossimi anni si profilano numerose gare per l’assegnazione dei servizi gestiti in concessione, non solo nel gas, ma anche nell’acqua e nei rifiuti; anche la liberalizzazione del mercato elettrico di Maggior Tutela sarà gestita, a partire dal luglio 2021, con il meccanismo delle gare. La rapida evoluzione tecnologica crea ulteriori opportunità di investimento, in alcuni casi anche in forma incentivata, come nel biometano, oltre a stimolare un continuo efficientamento. Non trascurabile, infine, il fatto che il quadro regolatorio, attraverso i sistemi tariffari definiti da ARERA, promuova e incentivi la sostenibilità ambientale e la lotta al cambiamento climatico nella gestione dei servizi regolati.
Al centro del Piano Industriale al 2024, investimenti cumulati per 3,2 miliardi di euro, di cui due terzi dedicati al mantenimento
Il Piano al 2024 è incentrato su investimenti pari a 3,2 mld€: un ammontare che indica un incremento di 339 m€ rispetto al Piano precedente e del 40% rispetto al totale degli investimenti cumulati degli ultimi cinque anni, pur limitandosi ai progetti sui quali al momento abbiamo piena visibilità. Per due terzi, si tratta di investimenti di mantenimento, che ci permetteranno di garantire la piena funzionalità dei nostri impianti anche a fronte dei nuovi scenari, mantenendo la RAB ai livelli attuali. Un terzo degli investimenti, pari a circa 1 mld€, sarà invece dedicato allo sviluppo, in particolare allo sviluppo organico, che assorbirà 750 m€, a fronte di 150 m€ dedicati all’M&A e a 132 m€ dedicate alle gare.
Sotto il profilo dei business, ben 2,1 dei 3,2 mld€ saranno destinati alle Reti, mentre la parte restante sarà destinata all’Ambiente per 694 m€ e all’Energy per 338 m€.
Puntiamo a un EBITDA 2024 di 1,3 miliardi di euro, grazie all’attenta allocazione del capitale
I ritorni previsti da questi investimenti sono interessanti, come dimostra il fatto che abbiamo incrementato di 50 m€ il nostro obiettivo di EBITDA a fine Piano, portandolo a 1,3 mld€, stimando un incremento complessivo di 215 m€.
I fattori trainanti di tale crescita sono visibili e allineati al profilo di crescita degli anni passati, considerato che 135 m€ sono attesi dallo sviluppo organico e 80 m€ da M&A. Tutte le filiere nelle quali siamo operativi offriranno un importante contributo alla performance dell’EBITDA di Gruppo: faremo quindi leva sui benefici di un portafoglio diversificato.
La remunerazione degli azionisti resta solida e trasparente, con un dividendo che raggiunge 12,5 centesimi a fine Piano
Sulla base del solido quadro di fondamentali, Hera si propone di aumentare il Dividendo per Azione di 0,5 centesimi di euro ogni anno, fino a raggiungere 12,5 c€ nel 2024, con un incremento complessivo del 25% nel periodo di Piano. Il rapporto medio di payout si attesta perciò al 57%.
Un polmone finanziario per essere pronti a cogliere anche opportunità non incluse nel Piano
Nel Piano che abbiamo disegnato, abbiamo previsto anche un rafforzamento della flessibilità finanziaria, con un rapporto Debito/EBITDA destinato a raggiungere il livello di 2,8x nel 2024, allo scopo di potere prontamente cogliere ulteriori opportunità di investimento che dovessero emergere rispetto a quelle già incluse nel Piano. Tale ulteriore allocazione di capitali avverrebbe rispettando una rigorosa logica di creazione di valore, nell’ambito delle linee strategiche dichiarate e a fronte di ritorni previsti superiori al costo del capitale.