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Una presenza strategica nel business dell’efficienza energetica

Il business dell’efficienza energetica sta vivendo un’espansione senza precedenti grazie ai sistemi incentivanti previsti dal governo italiano, in particolare nel mercato privato dei condomini.

Da sempre attiva nel mercato dei clienti privati residenziali grandi condomini, dopo l’introduzione dell’ecobonus 110% Hera ha continuato a porsi come operatore di riferimento e di consolidata esperienza per gli interventi di riqualificazione energetica. In Hera, l’impegno nel business dell’efficienza energetica – che anche nei risultati consolidati dei primi nove mesi del 2021 ha mostrato tassi di crescita significativi – rappresenta un pilastro nel perseguimento degli obiettivi strategici di lungo termine, considerato che la Società si è impegnata a ridurre del 37% le emissioni di gas serra tra il 2019 e il 2030.

Approfondiamo l’argomento ponendo alcune domande all’ingegner Giorgio Golinelli, Amministratore Delegato delle due controllate attive nel settore dell’efficientamento energetico, Hera Servizi Energia (HSE) e AcegasApsAmga Servizi Energetici (ASE).

Come è impostato il modello di business di Hera in questo ambito?
Come per tutte le Energy Service Companies – le cosiddette ESCo – il business si fonda sul raggiungimento di un risparmio energetico dei clienti finali e sulla valorizzazione di un sistema incentivante collegato all’intervento.

Per ottenere una significativa riduzione dei consumi è sempre necessario progettare e realizzare un intervento capital intensive, che comporta un’uscita di cassa nella fase iniziale. Successivamente, si realizza il beneficio dei minori consumi e di utilizzo dell’incentivo, che varia in funzione del mercato di riferimento.

“Hera, attraverso le due società controllate HSE e ASE, è operativa in tre distinti mercati: quello della Pubblica Amministrazione, dove lo schema incentivante è il conto termico; quello dei clienti industriali, con un meccanismo basato sui Titoli di Efficienza Energetica, e, infine, quello dei condomini, che al momento beneficiano del credito d’imposta riconosciuto per i lavori ammessi al superbonus del 110%.”

All’investimento è tipicamente abbinato un contratto di energy service pluriennale, secondo la logica ESCo: in pratica, Hera si  assume il rischio dell’iniziativa di efficienza energetica, liberando il cliente finale da ogni onere organizzativo e di investimento, con la realizzazione di un progetto di durata pluriennale, compreso tra gli otto e i 15 anni. Un orizzonte temporale tanto ampio consente di avere un’elevata prevedibilità dei flussi di cassa, con un pieno recupero dell’investimento iniziale. In questo business i crediti possono essere di tipo commerciale o fiscale, quindi completamente esigibili. In particolare nel mercato delle riqualificazioni energetiche dei condomini, grazie alla normativa introdotta dal decreto rilancio legata allo sconto in fattura e la cessione del credito, l’investimento ha tempi di rientro molto contenuti a fronte di interessanti margini realizzati su questa tipologia di servizi, a valore aggiunto. Il risparmio energetico generato dagli interventi di efficientamento sostiene gli investimenti e costituisce un risparmio di CO2. I quantitativi di CO2 risparmiati contribuiscono poi alla rendicontazione in chiave Task Force on Climate-Related Financial Disclosures, o TCFD, a livello di Gruppo.

Quanto ampie sono le efficienze che riuscite a ottenere?
L’obiettivo di risparmio energetico, naturalmente, varia a seconda della tipologia di intervento e in funzione di quanto a lungo nel tempo si è già lavorato per ridurre i consumi del cliente; ad esempio, per clienti industriali e per le Amministrazioni Pubbliche in media parliamo di un 15-20% di risparmio, per i condomini invece arriviamo ad efficientamenti anche superiori al 40%. Un’ulteriore differenza sta nella fonte di questo risparmio: per i clienti industriali la generazione di efficienza avviene nella fase di produzione dell’energia, ad esempio con soluzioni di cogenerazione, in termini di energia elettrica, termica o fotovoltaica, mentre per i condomini e la Pubblica Amministrazione si interviene riducendo il fabbisogno energetico del cliente a parità di comfort climatico, con la conseguente riduzione delle emissioni.

Come si integra il Piano Nazionale di Rilancio e Resilienza con le vostre prospettive di sviluppo?

Il nostro Piano Industriale prevede una significativa crescita su tutti e tre i mercati, seppure con dinamiche diverse, in funzione dei tempi decisionali dei diversi clienti e del periodo di validità degli incentivi, avendo nella cornice del PNRR, ovvero nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del governo italiano, il proprio punto di riferimento. L’impatto nel breve periodo, fino al 2023, è focalizzato sulla riqualificazione energetica dei condomini, con l’ecobonus del 110%. In una seconda fase, dal 2024 in poi, ci aspettiamo diventi invece consistente l’impatto sul mercato della Pubblica Amministrazione: strumenti come le gare o i partenariati tra pubblico e privato, tipici di questo ambito, richiederanno inevitabilmente tempi più lunghi per permettere alle opportunità contenute nel PNRR di concretizzarsi. In pratica, stiamo lavorando per costruire già oggi i benefici del PNRR, prima ancora che i fondi del Next Generation Europe vengano assegnati.

Come hanno contribuito i servizi di efficienza energetica ai risultati economico-finanziari al 30 settembre 2021 presentati da Hera?
Sicuramente i servizi di efficienza energetica hanno giocato un ruolo importante nel determinare i buoni risultati del Gruppo in tutti i trimestri del 2021. Tutti i tre settori in cui operiamo hanno contribuito alla crescita, con i clienti industriali e quelli della Pubblica Amministrazione che stanno crescendo a tassi superiori al 2020; il vero salto dimensionale, tuttavia, è essenzialmente da attribuire al segmento dei grandi condomini, in particolare per lo sviluppo delle attività legate al “superbonus 110%” e al preesistente “bonus ristrutturazione”. Considerando poi i tempi tecnici necessari affinché l’impatto di tali incentivi sia visibile nelle performance economico-finanziarie, possiamo affermare che stiamo ora iniziando a vedere i risultati delle attività avviate nell’estate 2020. L’onda della crescita si estenderà ai prossimi anni.

Che cosa ha determinato il successo di Hera in questo mercato?
Siamo sempre stati presenti in tutti e tre i mercati, in particolare nel mercato dei grandi condomini. Le soluzioni di servizio energia abbinate alla riqualificazione edilizia erano già parte della nostra offerta  anche prima dei super incentivi. L’introduzione del nuovo strumento incentivante, che prevede l’aliquota del 110% e lo sconto in fattura, ha portato la domanda a un livello di 10 volte superiore rispetto alla situazione precedente.

Essere operatori già attivi è stato un fattore decisivo. Hera è riuscita a rispondere velocemente a questo forte aumento di domanda grazie soprattutto all’esperienza pluriennale maturata in precedenza nel settore dei condomini: abbiamo potuto contare su una vasta clientela consolidata e soprattutto sulla velocità di reazione e capacità di adattarci alla nuova normativa in tutti i processi interni: operativi, contrattuali e fiscali. Abbiamo inoltre potuto realizzare una notevole quantità di opere in tempi molto ristretti, in quanto avevamo già a disposizione la supply chain progettuale e realizzativa, selezionata sulla base dei nostri standard, anche di sostenibilità.

“Da molto prima che i riflettori fossero puntati su questo mercato, Hera faceva dell’efficienza energetica un asse portante del proprio Piano Industriale: abbiamo creduto molto in questa traiettoria di sviluppo, abbiamo investito con impegno per strutturare il business e ora ne raccogliamo i frutti.”

La dimensione è un fattore critico per queste attività?
Certamente la dimensione è un fattore decisivo. Noi operiamo con società diverse a seconda delle aree geografiche, perché il mercato va affrontato operativamente ed essere vicini al territorio è essenziale per gestire sia la fase commerciale sia quella amministrativa e realizzativa. Questo lavoro richiede la gestione di complessità, che vanno dalla componente manifatturiera a quella fiscale, finanziaria o legale del progetto: è perciò importante un attore di grandi dimensioni per esprimere efficienze operative, commerciali e progettuali. La dimensione diventa inoltre vitale per sostenere le esigenze di ulteriore crescita, a fronte di un potenziale di mercato in continua crescita. Aggiungerei che è importante anche raggiungere la dimensione ottimale in tutti i tre mercati, in modo da trasportare le best practices maturate dall’uno all’altro e introdurre innovazioni nelle diverse proposte commerciali, anche per superare quelle fasi di stallo che i singoli mercati possono ciclicamente attraversare.

Quali altre opportunità vedete all’orizzonte nel medio-lungo termine?

“Crediamo che il risparmio energetico resterà sempre un asse strategico nel percorso di miglioramento delle condizioni dell’ambiente e della riduzione della CO2.”

Nel breve periodo siamo orientati perciò a massimizzare il mercato condomini nell’ambito della logica “superbonus 110%”, ma stiamo già lavorando anche a quello che noi chiamiamo il periodo “post PNRR”, ovvero il “post 110%”. Per gli altri mercati gettiamo ora le basi progettuali per catalizzare le risorse del PNRR.

Siamo convinti che anche per il futuro il quadro regolatorio sarà favorevole e incoraggerà sistemi di sostentamento alla riduzione della CO2; allo stesso tempo vogliamo essere pronti a sfruttare anche quella domanda che, per limiti fisici, non potremo soddisfare già subito nel breve periodo.

Giorgio Golinelli
Giorgio Golinelli
8 Novembre 2021

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