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Il messaggio del presidente esecutivo
Nel periodo 2017-2021 Hera punta a crescere, facendo leva su cambiamenti sostanziali nel contesto operativo e regolamentare

Gentili Azionisti,

il nuovo Piano Industriale 2017-2021 presenta gli ambiziosi obiettivi che ci proponiamo di raggiungere e i criteri ai quali ci atterremo nella realizzazione della strategia.

Il Piano prende le mosse con un 2017 da incorniciare

I risultati del forecast 2017 – primo anno del nuovo Piano – indicano che Hera parte da una situazione virtuosa. Il MOL stimato pari a circa 980 milioni di euro, in progresso di 63 milioni sul dato 2016, conferma che negli ultimi due esercizi abbiamo realizzato una performance superiore di 18 milioni di euro rispetto alla crescita media annua pianificata, facendo leva soprattutto sulla componente organica.

I piani futuri poggiano su una solida piattaforma costruita nel tempo

Nei suoi 15 anni di storia, Hera ha dimostrato trasparenza negli obiettivi, affidabilità nelle previsioni sugli utili e coerenza negli indirizzi strategici, con una considerevole capacità di adattamento alle nuove sfide imposte dallo scenario esterno. La Società peraltro da tempo investe in progetti con forte contenuto di innovazione e gestisce le attività nei diversi business nella logica di una continua aspirazione all’eccellenza. Altra premessa positiva: l’importante deleveraging realizzato negli anni fornisce una preziosa flessibilità finanziaria, che permetterà di cogliere al meglio le opportunità di crescita in un settore che nei prossimi cinque anni vedrà rilevanti discontinuità. Nell’ambito dei business regolati – per citare i fenomeni più rilevanti – avremo un processo di gare che cambierà gli assetti attuali tanto nella distribuzione del gas quanto nella raccolta rifiuti, mentre i poteri regolamentari relativi a energia elettrica, gas, acqua e rifiuti in Italia saranno concentrati in un’unica authority, ARERA, destinata a sostituire l’attuale AEEGSI. In alcuni segmenti dei servizi dell’Energia ci attendiamo che si compia il processo di deregolamentazione. In generale, infine, lo scenario di ripresa economica rende ancora più attraente la sfida per cogliere i maggiori benefici possibili dalle attività a libero mercato.

Hera mette in campo investimenti per 2,9 miliardi di euro

Come ci apprestiamo a cogliere queste opportunità nel prossimo quinquennio? Essenzialmente, contiamo di allocare nella maniera più efficiente possibile i capitali a nostra disposizione. Abbiamo previsto di investire 2,9 miliardi di euro, dei quali 1,6 miliardi per manutenzione e 1,2 miliardi in sviluppo: una cifra che complessivamente supera del 62% il capex degli ultimi cinque anni. Grazie a tali investimenti, prevediamo di raggiungere una crescita di 218 milioni di euro del MOL, con un CAGR superiore a quello del Piano 2016-2020 (4,4% rispetto al 4,1%).

Un’attenta allocazione del capitale alla base di ritorni visibili

Tale progresso del MOL sarà alimentato per 138 milioni di euro da crescita organica e per 107 milioni di euro da crescita per linee esterne, al netto di 27 milioni di euro di impatti negativi, riconducibili principalmente ai minori incentivi sulle energie rinnovabili. Sul fronte della crescita interna, in particolare, la componente delle nuove efficienze – pari a 76 milioni di euro – si esprimerà attraverso riduzioni di costi per 53 milioni di euro, equivalenti al 5% della base di costi che può essere oggetto di tagli; la parte restante, pari a 23 milioni di euro, emergerà come frutto dei processi di innovazione che in parte sono già in atto. Il contributo da parte delle gare gas è atteso pari a 29 milioni di euro: una stima che si basa sull’aspettativa di vincere in 13 ATEM nei quali Hera ha una quota di mercato superiore al 50%, su un totale di 17 ATEM in cui è attualmente presente. Il terzo fattore di crescita organica, rappresentato dai 33 milioni di euro aggiuntivi a livello di ricavi, include un’ulteriore espansione della base clienti nel comparto Energia, l’aumento di quote di mercato nel trattamento dei rifiuti e l’aumento delle tariffe nei business regolati, grazie alla componente di indicizzazione.

Infine la crescita per linee esterne, attesa contribuire complessivamente per 107 milioni di euro, si basa per 17 milioni di euro sul MOL di Aliplast, il cui 80% del capitale è già stato acquisito, e per i rimanenti 90 milioni di euro su ulteriori operazioni di M&A, che focalizzeremo nei territori di riferimento, caratterizzati da un elevato grado di frammentazione.

Questo Piano, rispetto a quello precedente, presenta perciò una maggiore diversificazione delle opportunità di crescita, una migliore visibilità dei ritorni dai vari progetti e, complessivamente, un minor rischio nella sua realizzazione.

 

Strategia finanziaria e ritorni per gli azionisti

Un polmone finanziario che assicura prontezza di intervento

Considerando il piano di investimenti di 2,9 miliardi di euro, Hera al 2021 avrebbe un rapporto Debito/MOL di 2,9x: un livello che lascerebbe margini per ulteriori opportunità di investimento, senza che venga erosa la virtuosa situazione di flessibilità finanziaria.

La più generosa remunerazione degli azionisti si basa sull’accelerazione nella crescita degli utili

Con un tasso di crescita medio annuo dell’EPS del 5% (era del 4,5% nel precedente Piano quinquennale), Hera può offrire più generosi ritorni agli azionisti, attraverso la distribuzione di un dividendo per azione di 9,5 centesimi di euro per il 2017, di 10 centesimi per il biennio 2018-2019 e di 10,5 centesimi per il biennio 2020-2021, con un payout superiore al 60% nel periodo di Piano.

La sostenibilità della politica dei dividendi è assicurata dalla flessibilità finanziaria che sarà mantenuta nel quinquennio, alla luce del piano di investimenti che abbiamo disegnato.

La strategia di crescita di Hera poggia quindi su consolidati punti di forza e percorre la strada di mirate strategie di business per cogliere le opportunità dello scenario esterno e orientare nel modo più efficiente gli investimenti futuri, creando le premesse per sensibili progressi a livello di performance operativa.

L’attenta gestione finanziaria, grazie al mantenimento di una virtuosa ed equilibrata struttura di indebitamento e a un contenuto costo del debito, permetterà di traslare i progressi operativi a livello di ultima linea di conto economico. Sarà così possibile finanziare la crescita futura, offrendo al contempo un’attraente remunerazione ai nostri azionisti.

Tomaso Tommasi di Vignano
Tomaso Tommasi di Vignano
10 Gennaio 2018

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