Storie
Il messaggio del presidente esecutivo
Utili in crescita di oltre il 7% nel primo trimestre

I risultati del primo trimestre 2025 evidenziano la natura strutturale dei fattori che guidano la crescita dell’EBITDA: una premessa di qualità e ripetibilità delle performance per il futuro. Alla solida performance operativa si è poi sommato il contributo positivo derivante da una significativa riduzione degli oneri finanziari netti che ha portato l’Utile Netto a raggiungere i 153,7 milioni di euro, con un incremento di 10,6 milioni rispetto al primo trimestre 2024.

In termini di Total Shareholder Return offerto, Hera continua perciò a mantenere ampiamente fede agli impegni presi nel Piano Industriale 2024-2028, con un dividend yield del 4,4% che si somma a un progresso degli Utili per Azione del 7,4%.

Nel trimestre Hera ha generato cassa in eccesso rispetto alle esigenze di copertura del circolante e degli investimenti, determinando una discesa dell’Indebitamento Finanziario Netto di 67 milioni di euro che si è tradotta in una ulteriore compressione del leverage, oggi pari a 2,45x, ovvero al livello minimo degli ultimi 20 anni.

Rimane intatta, dunque, quella flessibilità finanziaria che il Gruppo intende utilizzare in caso di ulteriori opportunità di crescita che abbiano i presupposti per rafforzare la creazione di valore.


Gentili Azionisti,

i risultati del primo trimestre 2025 confermano un’esposizione praticamente nulla al rischio di fluttuazione delle commodities da parte di Hera e una crescita della gestione operativa sempre più attribuibile a fattori trainanti di natura strutturale.

L’elevata qualità della crescita strutturale,
che compensa il venir meno dei contributi
delle opportunità temporanee,
si pone dunque come solida base per il processo
di creazione di valore previsto dal Piano Industriale.

Il progresso del 7,4% dell’Utile Netto dopo il Risultato di Terzi conseguito nei primi tre mesi del 2025 è certamente stato guidato dal significativo calo degli oneri finanziari netti, di oltre 18 milioni di euro, ma poggia, a monte, su una resiliente performance operativa, tanto più apprezzabile quanto più se ne consideri la matrice ricorrente.

Il progresso dello 0,2% dell’EBITDA, che raggiunge i 418 milioni di euro, è da considerare un risultato molto positivo

Nell’esaminare i fattori che hanno determinato la performance dell’EBITDA, appaiono due elementi rassicuranti. Da un lato, il fatto che tutti i business del portafoglio multiutility abbiano offerto un contributo positivo alla crescita strutturale; dall’altro, l’evidenza che i progressi maturati nelle diverse aree operative con attività di natura ricorrente sono riusciti a più che compensare il venir meno di risultati da attività non ripetibili: nello specifico, si tratta di 26 milioni di euro circa che nel primo trimestre 2024 erano maturati grazie a opportunità temporanee, colte prevalentemente nei mercati di ultima istanza.

L’eliminazione di questo ammontare non ricorrente
ci porta a considerare che la crescita strutturale
dell’EBITDA rispetto al primo trimestre 2024
abbia di fatto raggiunto un tasso del 7%.

Il modello multi-utility consente a Hera di beneficiare di un diversificato insieme di contributi positivi all’EBITDA di Gruppo

L’apporto incrementale offerto dalle Reti nel trimestre appena concluso è stato quello più significativo, per circa 16 milioni di euro: un riflesso dei benefici derivanti dall’adeguamento delle tariffe al nuovo scenario macroeconomico, ma anche dei significativi investimenti che Hera ha deciso di concentrare in questi business. Lo scopo è quello di potenziare e rendere sempre più performante nonché resiliente l’infrastruttura delle Reti, con effetti positivi in termini di espansione della Regulatory Asset Base e di conquista di nuove efficienze operative – elementi premiati dal quadro regolatorio. Nell’area dell’Ambiente la crescita di 2 milioni dell’EBITDA, in un debole contesto di crescita economica, riflette la forza competitiva di Hera, capace di aggiornare con successo i prezzi oltre il livello di inflazione e di offrire una serie di servizi complementari, molto apprezzati dalla clientela pubblica e privata. Nell’area Energy, infine, isolando i 26 milioni di EBITDA non ricorrente del primo trimestre 2024, la componente ricorrente ha registrato un progresso di circa 9 milioni. Un andamento che conferma, da un lato, la capacità di Hera di sapere fornire soluzioni contrattuali flessibili in funzione delle esigenze dei singoli utenti e, dall’altro, il successo nel valorizzare il patrimonio di clienti acquisito attraverso la gara per i Servizi a Tutele Graduali, testimoniata dalla base clienti solidamente ancorata a 4,6 milioni a fine marzo 2025.  

La solida performance operativa trova conferma anche a livello di EBIT

La crescita dello 0,5% dell’EBIT, a un tasso dunque leggermente superiore a quello dello 0,2% dell’EBITDA, riflette l’impatto combinato di due fattori: l’aumento degli Ammortamenti, frutto dell’intensa attività di investimento intrapresa negli ultimi esercizi, che è stato tuttavia più che compensato dalla riduzione degli Accantonamenti per rischi su crediti, a fronte di una normalizzazione del contesto esterno.   

Le valide performance a livello di gestione operativa e finanziaria hanno alimentato la creazione di valore

Grazie al minor assorbimento in termini di oneri finanziari netti, il progresso conseguito a livello di EBIT si è tradotto in una crescita dell’Utile per Azione del 7%.

Questo risultato, considerato unitamente a un dividend yield del 4,4% sulla base del prezzo di fine 2024, conferma che Hera sta offrendo ai propri azionisti un Total Shareholder Return che soddisfa ampiamente gli impegni inclusi nel Piano.

La dinamica dei ritorni, in netta espansione,
sottolinea come la crescita che Hera sta realizzando
sia non solo una crescita dimensionale
ma anche una crescita foriera di creazione di valore.  

Nel primo trimestre 2025, il Return on Investment si è attestato a un livello double-digit, avendo raggiunto il 10,3%, rispetto al 9,5% del primo trimestre 2024. Analogamente, il Return on Equity ha mostrato un miglioramento di 70 punti base, essendo passato dal 10,3% del primo trimestre 2024 all’11,0%.

La forte generazione di cassa ha spinto ulteriormente il deleveraging mentre sono proseguiti gli investimenti per alimentare la crescita futura

Nel primo trimestre 2025 abbiamo registrato una generazione di cassa in eccesso di 66,8 milioni di euro rispetto alle esigenze di copertura del circolante, degli accantonamenti e degli investimenti operativi, ammontati complessivamente a 187,2 milioni di euro: questo ha consentito all’indebitamento finanziario netto di ridursi al 31 marzo 2025 a 3.896,9 milioni di euro, portando il leverage a 2,45 volte.

Il rapporto Debito/EBITDA ha toccato così
il livello più basso degli ultimi 20 anni.

Resta vero che questo livello di leverage, nettamente inferiore alle 3x che abbiamo individuato come livello fisiologico per mantenere un contenuto profilo di rischio, rappresenta per noi un’opportunità. Nonostante lo scenario esterno pesantemente gravato dall’incertezza non crei nell’immediato un terreno favorevole per concludere nuove operazioni di M&A, sappiamo di potere rimanere vigili contando su una notevole flessibilità finanziaria.

Un’efficace realizzazione della strategia di crescita rimane il presupposto per offrire un elevato TSR

A valle di questo momento di verifica sulle performance del primo trimestre, che ci ha fornito importanti conferme e rassicurazioni di essere pienamente sul percorso del Piano, proseguiamo dunque con determinazione, guidati dall’obiettivo di offrire i migliori ritorni possibili ai nostri azionisti.

I mercati finanziari hanno dimostrato di apprezzare l’entità ma anche la qualità strutturale delle performance economico-finanziarie di Hera, come testimonia l’aumento delle quotazioni di oltre il 20% conseguito da inizio anno, in un contesto generale di grande incertezza e volatilità.

Al beneficio dell’apprezzamento borsistico i nostri azionisti uniranno presto, il prossimo 25 giugno, anche quello dell’incasso di un dividendo per azione di 15 centesimi, in aumento del 7% rispetto a quello dell’anno precedente, così come è stato deliberato dall’ultima Assemblea.

Proseguiamo dunque nel dare realizzazione al
Piano rimanendo concentrati su obiettivi chiari,
ma anche incoraggiati dalla qualità dei risultati
con i quali l’esercizio è iniziato e dall’apprezzamento
che il mercato borsistico ha dimostrato per il percorso che Hera ha intrapreso.

Cristian Fabbri
Cristian Fabbri
14 Maggio 2025
Direttore responsabile:
Jens K. Hansen
Concept e contenuti editoriali:
Blue Arrow - Lugano