Il Business Plan di Hera alla prova dello stress test
Il team di Investor Relations di Hera ha appena messo a punto la nuova versione del “Sensitivity Game”. Presentato nel nome come un gioco intrigante, è nei fatti uno strumento dal grande potenziale, che consente ad analisti e investitori di testare quali impatti possano avere differenti ipotesi di scenario sulle performance future di Hera.
I risultati sono sorprendenti: di fatto, il modello di business, la strategia di crescita e l’equilibrata diversificazione delle diverse attività operative di Hera garantiscono, anche nelle ipotesi più estreme, che siano comunque raggiunti significativi progressi in termini di MOL alla fine del periodo di Piano.
Nella nuova più completa versione, il Sensitivity Game esprime in modo concreto l’impegno della Società in ottica di trasparenza e di proattivo stakeholder engagement.
Cerchiamo di comprendere più a fondo l’importanza di questo progetto parlandone con Luca Cimatti, che nel team di Investor Relations di Hera si occupa di gestione ed analisi dei dati finanziari.
Come siete arrivati alla creazione del Sensitivity Game?
Il progetto nasce dalla volontà di Hera di offrire in totale trasparenza, a investitori e analisti, uno strumento che consenta di misurare l’impatto delle variabili di scenario sui diversi business nel quale il Gruppo opera. In passato avevamo già reso disponibile un modello simile a uso di alcuni analisti, ma nell’attuale versione abbiamo realizzato un tool molto più sofisticato, che desideriamo rendere accessibile a chiunque sia interessato ad analizzare e a valutare Hera. La versione appena completata è il risultato di un lavoro costruito negli anni, utilizzando le informazioni provenienti dai vari team interni, con l’obiettivo di strutturare un Sensitivity Game che permetta di testare i target del Piano Industriale, con orizzonte al 2023. Essendo un modello che nella sua struttura “core” utilizziamo da tempo, abbiamo potuto noi stessi verificare la sua capacità di restituire risultati affidabili.
Come funziona esattamente questo strumento?
All’interno di una presentazione interattiva, abbiamo collocato due fogli excel che consentono di inserire le proprie ipotesi sull’andamento di diverse variabili: per esempio alcune macroeconomiche, come l’inflazione, altre che riguardano più specificatamente un singolo business, come il prezzo dell’energia, o ancora aspetti di strategia finanziaria, come un maggiore ricorso alla leva. Uno dei due fogli di input è dedicato alle ipotesi in termini di allocazione del capitale, ad esempio attraverso l’attività di M&A. A seguito dell’inserimento di specifiche ipotesi per le variabili di input, a cascata tutte le pagine di output vengono aggiornate automaticamente: è così possibile ottenere un’analisi molto granulare della performance di ogni area di business e infine un fair value per il prezzo del titolo Hera. Ogni anno il modello verrà aggiornato per incorporare le caratteristiche del nuovo Business Plan: un esercizio che richiede comunque alcune settimane di lavoro solo per l’attività di manutenzione, dato il numero delle informazioni incluse e la complessità della struttura. Basti pensare che dietro alle schermate di input “lavorano” più di 40.000 celle di excel per restituire gli output…
Quali sono le principali evidenze che emergono da questa analisi di sensitività?
Direi che essenzialmente i risultati provano la natura resiliente del business mix di Hera, anche grazie alle strategie secondo cui i singoli business vengono gestiti: nel portafoglio abbiamo un naturale equilibrio offerto dalla diversificazione delle nostre attività, che per metà sono regolamentate. Anche nella parte liberalizzata, l’approccio al business è da sempre comunque molto conservativo; l’unica attività di generazione di energia elettrica nella quale siamo operativi, per esempio, è quella degli impianti WTE, che peraltro è incentivata. La costante estrazione di sinergie dalle acquisizioni realizzate nel tempo, con più elevati standard di efficienza applicati in fase di integrazione, ha infatti offerto un traino importante alla crescita del MOL, senza che occorresse andare alla ricerca di territori più rischiosi per creare valore.
Cosa accade applicando le ipotesi del peggiore scenario possibile?
Stante la solida struttura di Hera, se si prova a portare tutte le variabili di scenario al valore più negativo ipotizzabile, operando una sorta di stress- test, in un “worst case scenario” in cui non viene realizzata alcuna operazione di M&A e non si esprimono sinergie, si ottiene comunque al 2023 un MOL consolidato intorno ai 1,2 miliardi di euro. Per quanto gli investitori possano avere ipotesi differenti da quelle assunte dalla Società sullo scenario esterno, dall’esercizio di sensitivity si rendono conto che i risultati di Hera sono frutto principalmente di leve interne, che sono in mano al management. È proprio questo che ha consentito una crescita costante e regolare da quasi 17 anni, al riparo da shock e volatilità che possono caratterizzare le variabili esterne. In un periodo particolare come quello che stiamo vivendo con la pandemia Covid-19, avere questa visibilità sui flussi di cassa della Società pensiamo sia ancora più premiante.
Esiste anche la possibilità di analizzare l’impatto del “Corona-virus”?
Il modello non propone un’analisi specifica relativa al “Corona-virus”, essendo questo un fenomeno sconosciuto, del tutto nuovo; tuttavia può offrire una sensitivity rispetto alle dinamiche di alcune macro-variabili che si stanno muovendo anche significativamente in questo momento. Nella difficile situazione in corso, il Gruppo Hera ha intrapreso una tempestiva azione di crisis management, che si è dimostrata efficace nel mantenere le attività principali a pieno regime. Hera sta fornendo infatti una risposta attenta ai bisogni degli stakeholder, confermando ancora una volta di essere consapevole dell’importanza del proprio ruolo sociale, anche in un momento di crisi come questo.
Avete già previsto evoluzioni future del Sensitivity Game?
Vogliamo superarci. Già dall’anno prossimo abbiamo intenzione di inserire una parte relativa ai target di sostenibilità, integrando nel modello l’analisi della creazione del valore condiviso, anche a livello di singolo business. In un mondo che sarà sempre più interessato a valutare l’efficacia della strategia di lungo termine delle Società, possiamo e vogliamo offrire una soluzione concreta.
Il Sensitivity Game è reso disponibile dal team IR di Hera a chiunque ne faccia richiesta, compilando questo modulo.