L’ampia partecipazione dei Soci in Assemblea – quest’anno intorno al 75% del capitale – e le percentuali di consenso di oltre il 90% ottenute sui punti oggetto di voto riflettono il continuo impegno di tutto il team di Hera nel coltivare un dialogo aperto e trasparente con la base azionaria. Un dialogo che parte dall’ascolto delle istanze degli investitori, passa attraverso il miglioramento della profondità e qualità dell’informativa contenuta nella reportistica aziendale e si traduce in politiche di remunerazione che vengono affinate di anno in anno per riflettere meglio le nuove sfide aziendali.
L’Assemblea Annuale dei Soci di Hera, che si è svolta in presenza a Bologna il 30 aprile scorso, ha visto una piena realizzazione dello scopo di quello che è l’evento più importante nel Calendario Finanziario di una Società.
Ne è prova, in primo luogo, la vasta partecipazione degli azionisti
In proprio o per delega, hanno votato 822 soci, possessori di circa il 75% del totale delle azioni che compongono il capitale sociale di Hera. L’Assemblea ha visto la presenza dell’articolata base di azionisti di riferimento pubblici – tra i quali il maggiore non supera la soglia del 10% – oltre a quella di un ampio numero di investitori istituzionali, prevalentemente di matrice internazionale, e di un gruppo di azionisti retail.
Un secondo eloquente segnale del successo di questa Assemblea: tutte le delibere sono state prese con oltre il 90% di voti favorevoli.
Se, da un lato, i punti dell’Ordine del Giorno relativi al Bilancio d’Esercizio e alla destinazione dell’utile hanno sfiorato il 100% dei consensi, altrettanto soddisfacenti sono state le percentuali di approvazione con voti a favore della Sezione I e II della Relazione sulla politica di remunerazione, risultate pari rispettivamente al 90,2% e al 92,2%.
Si tratta di un livello di consenso
che prova quanto sia stato efficace lo sforzo compiuto da Hera,
in particolare negli ultimi anni, per migliorare
la trasparenza delle politiche di remunerazione.
In ragione di una più aperta e dettagliata comunicazione sulle metriche sottostanti i sistemi di incentivazione del management, ISS – una delle più grandi agenzie di proxy solicitation al mondo, in grado di influenzare le decisioni di voto di un importante numero di fondi di investimento – nelle ultime due Assemblee di Hera ha consigliato di votare a favore su tutti i punti relativi la politica di remunerazione.
Dietro il vasto consenso espresso dai Soci attraverso il voto in Assemblea sta un’intensa attività condotta dalla Società nell’arco dell’intero anno.
Il lavoro, in effetti, non si limita alla fase “core” della campagna assembleare, durante la quale il team di Investor Relations e quello della Direzione Affari Legali e Societari collaborano per soddisfare le richieste degli investitori attivisti. Si tratta di un dialogo con la comunità finanziaria che Hera alimenta in modo continuativo, attraverso roadshow che toccano un grande numero di piazze finanziarie e la partecipazione a broker conference o a eventi con investitori focalizzati sul settore delle infrastrutture e delle utilities. Questa stessa newsletter è un esempio della volontà di Hera di fornire agli investitori ulteriori approfondimenti che aiutino a comprendere appieno le ricadute dell’evoluzione strategica di Hera e la valenza delle performance economico-finanziarie conseguite di trimestre in trimestre.
L’engagement degli azionisti è dunque un processo
che prende forma attraverso un impegno proattivo e continuativo,
volto a creare la migliore comprensione possibile su governance,
strategia e risultati di Hera.
Dai momenti di confronto con gli investitori nascono poi anche le indicazioni utili per arricchire e centrare meglio le metriche e i contenuti dei successivi documenti di disclosure aziendale.
È precisamente attraverso questo processo
che Hera è riuscita a costruire un consenso
più ampio tra i propri azionisti in tema di politica di remunerazione.
La sostenibilità in Hera si conferma come motore di crescita
Nella propria presentazione, il Presidente Esecutivo ha anche voluto sottolineare come il Bilancio 2024 sottoposto all’approvazione dell’Assemblea contenga una rilevante novità: per la prima volta, infatti, Hera ha integrato la Rendicontazione di Sostenibilità nella Relazione sulla Gestione, in linea con quanto previsto dalla CSRD, la Corporate Sustainability Reporting Directive.
Dall’andamento dell’EBITDA misurato in ottica CSV, Creating Shared Value, che nel 2024 ha raggiunto 856,6 milioni di euro, arrivando a rappresentare il 54% dell’EBITDA complessivo, emerge in modo chiaro come i ritorni abbiano beneficiato di un’allocazione del capitale orientata su obiettivi di decarbonizzazione, circolarità, innovazione e resilienza, con un visibile rafforzamento sia in termini di crescita sia in termini di competitività: risultati che sono andati a favore dell’azienda, dei clienti e delle comunità in cui Hera opera.
La stessa Politica di Remunerazione approvata dall’Assemblea incentiva la creazione di valore non solo in chiave economico-finanziaria ma anche in ottica multi-stakeholder, con un peso degli indicatori che riflettono le performance ambientali e sociali che riveste un peso del 24% sulla remunerazione totale del management.
Il Bilancio 2024 vede perciò un ulteriore
salto qualitativo dell’informativa aziendale,
che rende le performance di Hera ancora più direttamente confrontabili
con i benchmark esterni grazie all’adesione allo standard della CSRD.
Il buyback sempre più apprezzato come strumento di ottimizzazione della capital allocation
In quest’ultima Assemblea, con voti favorevoli pari al 99,8% del totale delle azioni votanti, gli azionisti hanno dimostrato di fornire ampio supporto anche alla proposta di rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, fino al raggiungimento di un 4% circa del capitale, per un corrispettivo massimo di 60 milioni di euro.
La logica di disporre di un magazzino titoli resta quella ultima di avere l’opportunità di controdiluire gli azionisti attraverso operazioni straordinarie, avendo al contempo la flessibilità di intervenire per mitigare anomale condizioni di trading che si dovessero verificare sul mercato azionario.
I convincenti risultati del 2024 rendono credibile il percorso di crescita sempre più visibile indicato dal Piano
I brillanti risultati conseguiti nell’esercizio 2024 sono stati apprezzati dagli azionisti intervenuti in assemblea, che hanno espresso la loro soddisfazione per l’andamento della società nell’ultimo biennio, per la strategia perseguita e la continua distribuzione di dividendi in crescita. Il Presidente Esecutivo, rispondendo alla domanda di un azionista sulle prospettive del Gruppo, ha colto l’occasione per confermare le linee-guida del Piano Industriale 2024-2028. Un Piano orientato a una “crescita resiliente”, grazie alla rapida sostituzione di quelle che erano state opportunità temporanee di incremento dell’EBITDA colte nel 2023-2024 facendo leva sugli incentivi fiscali dell’Ecobonus, con nuove opportunità, di natura strutturale, già significativamente espresse nell’esercizio 2024, ma destinate a caratterizzare la qualità e la resilienza della crescita anche nel 2025 e nel 2026. Il tutto nell’ambito di un disegno strategico che prevede di mantenere la flessibilità finanziaria utile a cogliere occasioni di investimento ulteriori che si dovessero presentare lungo il percorso sostenendo una creazione di valore ancora maggiore di quanto preventivato.