Un nuovo CdA, ricco di nuovi profili, ma nel solco di una solida continuità
L’Assemblea Annuale dei Soci, che si è tenuta lo scorso 27 aprile, ha rappresentato un evento di notevole portata. Hera è stata una delle poche Società quotate italiane che ha permesso ai propri azionisti di essere di nuovo fisicamente presenti nello “Spazio Hera” di Bologna che ha ospitato l’Assemblea stessa, nonostante quest’anno, sulla scia dei provvedimenti per evitare la pandemia, fosse ancora possibile adottare un format virtuale, con il voto espresso esclusivamente per delega.
Questo spirito, capace di promuovere una autentica e diretta partecipazione dei Soci alle decisioni che determinano la vita della Società e il suo futuro, si riflette in tutti gli aspetti della storia di Hera: dall’impegno alla creazione di valore per tutti gli stakeholder – puntualmente attuato, come dimostrano anche i risultati dell’esercizio 2022 – fino al modo in cui prende corpo la governance.
I Soci quest’anno hanno anche nominato i Consiglieri, in tutto 15, che guideranno Hera nel prossimo triennio, dimostrando di accogliere gli Orientamenti del precedente Consiglio di Amministrazione sulla composizione del nuovo organo amministrativo. Quattro nuovi Consiglieri, con profili di elevata caratura, provengono inoltre dalle due liste presentate dagli azionisti di minoranza, a riprova della capacità di Hera di esprimere nel modo più proficuo una sintesi di interessi diversi.
A valle dell’Assemblea, il nuovo CdA ha inoltre nominato il Presidente Esecutivo, Cristian Fabbri – manager che ha al suo attivo una brillante carriera nel Gruppo, a partire dal 2006 – e ha confermato nel ruolo di Amministratore Delegato Orazio Iacono, che già ricopriva il ruolo dal maggio 2022.
Hera entra dunque nel prossimo triennio con un Consiglio di Amministrazione capace di aprirsi a ciò che è nuovo, mantenendo tratti di rassicurante continuità.
Un Bilancio 2022 con risultati che confermano un percorso di solida crescita, nella direzione di offrire un sostanziale contributo a obiettivi che sono al centro delle politiche europee
Gli Azionisti riuniti in Assemblea hanno approvato il Bilancio d’Esercizio 2022, che presenta significativi progressi nei principali indicatori di performance, nonostante lo sfidante scenario esterno. A fronte di un EBITDA che cresce del 6,2% rispetto al 2021 e arriva a sfiorare il livello di 1,3 miliardi di euro, Hera ha conseguito un Utile Netto di 322,2 milioni di euro, in aumento dell’1,4%. In un panorama esterno dominato dalla crisi energetica, dall’inflazione e da tassi di interesse in ascesa, Hera ha portato avanti i propri piani di crescita, realizzando investimenti operativi per 709,5 milioni di euro, in aumento del 20,5% rispetto al 2021. Investendo per accrescere il valore e la resilienza dei propri asset, nel 2022 Hera ha offerto un contributo fondamentale alla promozione della transizione energetica, dell’economia circolare e, non ultimo, dell’innovazione, in linea con gli obiettivi delle politiche italiane ed europee. Questo sforzo è stato compiuto mantenendo un equilibrato rapporto tra Debito ed EBITDA, pari a 2,9 volte se si esclude il valore della riserva di gas negli stoccaggi.
Un dividendo che conferma la capacità di creazione di valore per gli azionisti e l’affidabilità dell’investimento in azioni Hera anche attraverso scenari sfidanti
L’Assemblea ha inoltre approvato la distribuzione di un dividendo 2022 di 12,5 centesimi di euro per azione, in crescita del 4,2% rispetto al dividendo 2021, nonostante le difficoltà del contesto.
L’entità del dividendo, che sarà pagato il prossimo 21 giugno, indica che Hera può continuare a remunerare gli azionisti di anno in anno garantendo dividendi sempre stabili o in crescita dal momento della fondazione, indipendentemente dalle vicende, anche imprevedibili, che possono impattare sul contesto esterno, come quelle sperimentate nell’ultimo triennio.
La crescita del dividendo 2022 conferma inoltre la traiettoria prevista dal Piano Industriale di Hera, che punta al raggiungimento di un dividendo di 15 centesimi di euro al 2026.
Gli Orientamenti indicati dal Consiglio precedente sono stati pienamente accolti
Le delibere dell’Assemblea 2023 sono state all’insegna della coerenza con le indicazioni fornite dai Consiglieri uscenti, sulla base della loro esperienza degli ultimi tre anni, così come espresso nel documento che contiene gli Orientamenti sulla composizione del nuovo organo amministrativo.
Hanno partecipato all’Assemblea 2023 complessivamente 638 azionisti, in proprio o per delega, per un totale di 1.125.014.563 azioni ordinarie, pari al 75,5% del capitale sociale di Hera.
È stato confermato in 15 il numero complessivo dei componenti del CdA: un numero ritenuto adeguato, sia in considerazione delle dimensioni e della complessità dell’assetto organizzativo di Hera, sia per assicurare che i comitati endoconsiliari possano affidare un ruolo decisivo ai Consiglieri non esecutivi e indipendenti, avendo a disposizione un ampio numero di Membri.
Anche le caratteristiche personali e professionali che il Consiglio uscente auspicava di potere riscontrare nelle figure che avrebbero ricoperto il ruolo di Presidente Esecutivo, VicePresidente, Amministratore Delegato e Membro del Consiglio di Amministrazione risultano pienamente riflesse nel profilo delle persone che sono state nominate.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione vede Membri tratti da tre liste diverse, di cui due liste di minoranza
Dalla lista di maggioranza, che è espressione del patto di sindacato dei soci pubblici di Hera, sono stati nominati i seguenti Consiglieri: Cristian Fabbri, Orazio Iacono, Gabriele Giacobazzi, Fabio Bacchilega, Gianni Bessi, Grazia Ghermandi, Alessandro Melcarne, Lorenzo Minganti, Milvia Mingozzi, Marina Monassi, Monica Mondardini. Hanno votato a favore di questa lista 64 azionisti, rappresentanti il 53,2% del totale dei diritti di voto.
Dalla lista presentata da un gruppo di investitori istituzionali che complessivamente controllano l’1,2% del capitale sociale di Hera sono stati nominati tre Consiglieri: Francesco Perrini, Paola Gina Maria Schwizer e Alice Vatta. Hanno votato a favore di questa lista di minoranza 553 azionisti, rappresentanti il 18,9% del totale dei diritti di voto.
Dalla lista presentata dal Gruppo Società Gas Rimini, che controlla l’1% del capitale, è stato infine nominato il Consigliere Bruno Tani. Hanno votato a favore 14 azionisti, rappresentanti il 6,3% del totale dei diritti di voto.
Si conferma così la capacità della governance di Hera di dare spazio alle proposte di azionisti di natura diversa, arricchendo il proprio Consiglio di figure di elevata professionalità, impegnate a fornire un concreto contributo.
Hera ha un nuovo Presidente Esecutivo, che assicura competenza e continuità
A valle dell’Assemblea, il nuovo Consiglio appena insediato ha nominato Cristian Fabbri Presidente Esecutivo e confermato Orazio Iacono nel ruolo di Amministratore Delegato.
Cristian Fabbri – che vanta una lunga carriera, di ben 17 anni, in Hera, con responsabilità crescenti, fino a raggiungere il ruolo di AD di Hera Comm – raccoglie il testimone dal Presidente Tomaso Tommasi di Vignano, che ha guidato il Gruppo con successo per oltre 20 anni. La profonda conoscenza del settore e delle specificità di Hera, oltre allo stile di leadership sviluppato nel percorso professionale interno, costituiscono le premesse perché Cristian Fabbri possa assicurare continuità al percorso di crescita, con nuove energie.
Una conferma invece quella di Orazio Iacono, entrato in Hera nel maggio 2022 già nel ruolo di AD, dopo una articolata carriera che l’aveva visto anche al vertice di Trenitalia.