I 100 milioni di EBITDA da M&A inclusi nel nuovo Piano sono già per oltre tre quarti molto visibili
Nel giorno stesso dell’approvazione del nuovo Piano Industriale da parte del Consiglio di Amministrazione, Hera annuncia al mercato il signing per l’acquisizione di un’ulteriore quota nel capitale di AIMAG, la multiutility con sede nella provincia di Modena. A fronte di uno scambio con asset idrici detenuti in quella stessa area, Hera può aumentare la partecipazione dal 25% al 41%, nominare la metà dei membri del CdA, incluso l’Amministratore Delegato, e consolidare perciò AIMAG integralmente.
Con l’accordo sul rafforzamento della quota in AIMAG, di fatto, oltre il 75% dell’EBITDA che il nuovo Piano stima possa derivare da operazioni di M&A per il periodo 2024-2028 ha perciò già una precisa identità.
L’operazione presenta un forte razionale strategico, considerata la contiguità territoriale tra le due realtà e la similarità nel mix di business dei due portafogli. Prospetta inoltre interessanti e visibili sinergie da catturare nei prossimi anni.
AIMAG, la multiutility che presenta il profilo di una “piccola Hera”
Con 21 Comuni di medio-piccola dimensione serviti nelle province di Modena e di Mantova, AIMAG opera su territori strettamente contigui a quelli di riferimento per Hera.
I circa 60 milioni di euro di EBITDA conseguiti dal Gruppo AIMAG nel 2023 presentano inoltre una struttura molto vicina a quella del portafoglio di business di Hera, nonostante l’esposizione leggermente più marcata sul fronte dei business regolati, che nel caso di AIMAG contribuiscono per circa il 60%
Hera integra una realtà con un interessante profilo di crescita, che potrà essere rafforzato dall’emergere di un 20% circa di sinergie
La contiguità territoriale delle infrastrutture delle due realtà e il coinvolgimento nelle medesime attività operative sono una concreta premessa per favorire l’emergere di sinergie da una gestione integrata dei due portafogli – sinergie che Hera stima possano arrivare a rappresentare oltre un quinto dell’attuale EBITDA di AIMAG nell’arco del periodo di Piano, in linea con i risultati conseguiti storicamente nell’integrazione di simili attività.
Un 20% di sinergie rappresenta un interessante upside rispetto alle prospettive di pura crescita organica di AIMAG, il cui EBITDA nel quinquennio si stima possa passare dai 60 milioni di euro del 2023 a 77 milioni di euro del 2028.
L’operazione offre vantaggi da diverse prospettive
Nel 2009, durante l’intenso processo di concentrazione sul proprio territorio di riferimento, Hera aveva acquisito una quota del 25% nel capitale di AIMAG. Fino ad oggi, oltre a Hera, i principali azionisti erano, per il 65%, i 21 Comuni serviti e, per il 10%, alcune Fondazioni locali.
I Comuni azionisti della multiutility con sede a Mirandola, in provincia di Modena, hanno valutato positivamente il vantaggio di potere contare su un partner come Hera, in particolare in vista della gara imminente per il rinnovo della concessione del ciclo idrico in quella stessa area.
L’accordo prende forma attraverso uno scambio di asset
È stata così costituita una NewCo, nella quale sono state fatte confluire le reti idriche di Hera nella provincia di Modena. A fronte dell’assegnazione ad Aimag di un 45% del capitale della NewCo, Hera salirà dal 25% al 41% del capitale della Società, nominando il 50% dei Consiglieri del CdA, incluso il nuovo Amministratore Delegato. Grazie al controllo industriale, Hera consoliderà quindi integralmente la partecipazione.
Premesse concrete di potere effettivamente catturare le sinergie stimate
Oltre agli aspetti legati alla simile struttura di portafoglio delle attività operative e alla consolidata presenza in aree geografiche confinanti – basti pensare che Meta Modena è entrata nel perimetro di Hera oltre 20 anni fa – le probabilità di riuscire effettivamente a fare emergere le sinergie sono rese concrete anche dagli aspetti di governance previsti dall’accordo.
Hera, come premesso, potrà infatti nominare metà dei membri del Consiglio di Amministrazione di AIMAG, incluso l’Amministratore Delegato.
I benefici ulteriori ricavabili
dal rafforzamento della partnership sono molto visibili,
potendo Hera avere una presa diretta sul disegno
del piano di integrazione, attraverso i suoi Consiglieri,
e sull’execution dello stesso,
grazie all’Amministratore Delegato di sua espressione.
Altro fattore non trascurabile: i circa 600 dipendenti di AIMAG presentano inoltre un’età media relativamente bassa. Sulla base di una cultura multiutility condivisa, Hera potrà trasferire su un terreno fertile il proprio know-how tecnologico e operativo, massimizzando la condivisione di best practice.
Hera torna a realizzare operazioni di M&A di consolidamento del settore, attenendosi alla rigorosa disciplina finanziaria prevista negli investimenti
Con questo accordo, accelera il processo di crescita anche per linee esterne.
Questa operazione, che si chiude a un multiplo di EV/EBITDA intorno a 7x, risulta in linea con la valutazione che implicitamente il mercato assegna a Hera, escludendo quindi alcun impatto diluitivo, anche nel breve termine, potendo capitalizzare la creazione di valore in tutte le sinergie dell’unione.