Storie
Il messaggio del presidente esecutivo
Accelera la crescita: più valore per gli azionisti

Con il Piano Industriale 2023-2027, Hera definisce in modo chiaro il percorso che seguirà nei prossimi anni. Anche nel nuovo, sfidante scenario, Hera continuerà a fare leva su un impianto strategico che nel tempo si è dimostrato efficace, con priorità ben definite in termini di creazione di valore, sostenibilità e resilienza.

Mettendo in campo investimenti per 4,4 miliardi di euro nel quinquennio del Piano, Hera concentrerà perciò le proprie risorse per garantire una creazione di valore visibile e finalizzata a perseguire gli obiettivi della sostenibilità e della resilienza ai fattori esogeni negativi.  

Il 2023, primo anno del Piano, in base ai risultati preliminari, vede una netta accelerazione del tasso di crescita dell’EBITDA e un significativo deleveraging.

L’impegno a un più sostenuto ritmo di sviluppo impronta l’intero Piano, che preserva un profilo resiliente agli effetti negativi dei cambiamenti climatici e agli impatti delle crisi esterne dei mercati.

Questa accelerazione negli indicatori di performance di Conto Economico si traduce in prospettive di ritorni ancora più interessanti per gli azionisti, che possono aspirare a un Total Shareholder Return annuo del 12% nel periodo, con l’esercizio 2023 che già prospetta un dividendo per azione di 14 centesimi di euro, in crescita rispetto sia all’ultimo dividendo pagato che agli impegni già presi per quello di competenza del 2023.

 

Gentili Azionisti,

il Piano che guiderà i nostri passi verso il 2027 prende l’avvio con un primo esercizio, il 2023, che in base ai dati preliminari mostra la crescita annua più significativa della storia di Hera, a un tasso superiore al 14%.

L’EBITDA 2023 supera le attese

Con un EBITDA 2023 previsto superiore a 1.480 milioni di euro, Hera mette infatti a segno l’incremento più consistente mai raggiunto nell’arco di un esercizio, pari a oltre 185 milioni.

Grazie a un progresso lineare conseguito dall’EBITDA di trimestre in trimestre, il 2023 conferma la capacità del Gruppo di proseguire nello sviluppo dei mercati dell’Energia e del Waste, di continuare a realizzare il piano degli investimenti, di mantenere una ricerca efficace di efficienze per contrastare la crescita dei costi inflattivi e, infine, di concludere operazioni di M&A per sostenere la crescita nei core business.

Inoltre, questa significativa crescita evidenzia l’attenzione posta a cogliere le opportunità di crescita che emergono dai mercati come, ad esempio, il sostegno offerto dai super eco-bonus per promuovere i servizi di efficienza energetica e le gare sui mercati di ultima istanza, che hanno permesso di consolidare le attività sia per l’anno in corso sia per il 2025.

Attuato un virtuoso deleveraging: il rapporto Debito/EBITDA scende al di sotto dei livelli precedenti alla crisi energetica

La combinazione di un EBITDA in forte aumento e di un solido profilo patrimoniale – grazie al rientro del circolante per la riduzione prevista delle riserve di gas e per i minori crediti in un contesto di disinflazione delle commodity – ha riportato a fine 2023 il rapporto Debito/EBITDA sotto le 2,6 volte: un livello di gran lunga inferiore rispetto alle 3,3 volte di fine 2022, quando i prelievi di gas dagli stoccaggi erano da poco tempo iniziati, ma che si colloca anche al di sotto del livello di 2,7 volte di fine 2021: momento antecedente, quindi, rispetto agli esordi della crisi energetica.

“Il forte impegno a fronte di un difficile biennio
ha portato a cogliere in anticipo
l’obiettivo di EBITDA a parità di investimenti previsti”

Con una crescita dell’EBITDA di oltre 250 milioni di euro al proprio attivo, Hera ha di fatto centrato gli obiettivi del precedente Piano 2022-2026 con tre anni di anticipo. Ad alimentare una tale dinamica hanno contribuito gli investimenti per oltre 1,8 miliardi di euro realizzati nel biennio, in linea con l’ammontare che era pianificato per i primi due anni.

Il nuovo Piano incorpora i mutamenti dello scenario, mantenendo una forte coerenza strategica

Incoraggiati da questi eloquenti progressi realizzati in uno scenario energetico critico, abbiamo voluto impostare il Piano 2023-2027 secondo una logica di continuità con la vincente strategia del passato, tenendo conto dei necessari aggiornamenti per il diverso scenario operativo e finanziario con cui ci confrontiamo.

Il nostro purpose aziendale è molto chiaro: intendiamo promuovere la crescita con l’obiettivo ultimo di creare valore, anche in termini di Valore Condiviso, mantenendo un profilo di business resiliente agli eventi esogeni negativi. Questo ci ha portato a declinare le azioni del Piano secondo tre precise priorità strategiche.

“Ci proponiamo di creare valore, sostenibile e resiliente”

Il Piano al 2027 punta ad offrire un ritorno annuo ancora più elevato per agli azionisti, intorno al 12%

Creare valore per noi, in Hera, significa massimizzare il differenziale tra il Ritorno sugli Investimenti, o Return on Investment, e il costo medio ponderato del capitale, ovvero il WACC. Attraverso una ferrea disciplina di allocazione del capitale, cavalcando lo sviluppo del mercato e conquistando sempre nuove efficienze, prevediamo che lo spread tra ROI e WACC possa ampliarsi, con il ROI previsto aumentare dal 7,9% del 2022 al 9,5% del 2027, mentre il WACC si muoverebbe solo marginalmente nel quinquennio, passando dal 5,7% al 5,8%. Con simili dinamiche, potremo raggiungere un miglioramento complessivo di oltre 150 punti base nel periodo coperto dal Piano.

Questo sforzo per massimizzare la creazione di valore si traduce, dal punto di vista del ritorno annuo per l’azionista Hera nel periodo 2023-2027, in un rendimento legato al dividendo di circa il 5% e in una crescita dell’Utile per Azione di oltre il 7%, per un ritorno complessivo che supera il 12%.

Un piano di investimenti mirato ci consentirà di essere sempre più sostenibili, per arrivare al 70% di incidenza del Valore Condiviso nel 2030

La seconda priorità della nostra strategia ci vede impegnati a essere una realtà autenticamente sostenibile, che condivide con i propri stakeholder il valore creato nel tempo.

Questo si traduce, in termini di Piano, nel fatto di concentrare gli investimenti operativi, in modo ben calibrato, su tre precisi fronti. Nel quinquennio 2023-2027, il 31% del capex sarà infatti dedicato a progetti che, secondo quanto validato da SBTi, ci consentiranno di abbattere del 29% le emissioni di CO2 nel 2027 rispetto al 2019. Un ulteriore 39% del capex complessivo sarà poi allocato a progetti per migliorare la circolarità, incrementando per esempio i volumi di plastica riciclata da Aliplast del +122%. Il 40% del piano investimenti, infine, sarà finalizzato alla Resilienza dei nostri asset e all’Innovazione, con notevoli benefici attesi soprattutto nella riduzione delle perdite della rete idrica e nel continuo rafforzamento dei nostri asset, affinché possano rispondere adeguatamente alle minacce poste dagli eventi, anche estremi, legati al cambiamento climatico.

In funzione degli investimenti pianificati, complessivamente stimiamo che l’EBITDA a Valore Condiviso progredisca di 379 milioni di euro nel quinquennio di Piano, raggiungendo 1.049 milioni di euro nel 2027. Parallelamente, la sua incidenza sull’EBITDA totale è prevista aumentare significativamente, dal 52% del 2022 al 64% del 2027: un traguardo, questo, che rende legittimo proiettare il rapporto al 70% nel 2030.        

La resilienza del nostro modello e del portafoglio di business è alla base della crescita strutturale ininterrotta nel tempo

La nostra terza priorità strategica si focalizza sull’attenzione a sviluppare i business in modo da minimizzare gli impatti negativi delle turbolenze esterne: questo obiettivo ispira il nostro modello di business multi-utility, ben diversificato, le politiche di mitigazione delle potenziali minacce che possono provenire dallo scenario macroeconomico e, non da ultimo, la volontà di mantenere prudentemente la leva sotto la soglia delle 3 volte.

Grazie a questo rigoroso approccio di risk management, Hera negli anni ha dimostrato di potere attraversare contesti operativi molto sfidanti, continuando a realizzare una crescita profittevole.

La crescita di 375 milioni di euro dell’EBITDA è molto visibile e ha una forte componente “strutturale”

L’insieme di questi progetti ci permette di prevedere una crescita dell’EBITDA da 1.295 milioni di euro del 2022 fino a 1.650 milioni di euro nel 2027, con una variazione complessiva di 355 milioni di euro.

Tale aumento riflette una componente “strutturale”, composta da 375 milioni di euro di crescita organica e da 100 milioni di euro di crescita derivante da operazioni di M&A, al netto di circa 120 milioni di EBITDA maturato nel 2022 come contributo da opportunità “non strutturali”, legate cioè all’Ecobonus 110% per circa 70 milioni che è terminato nel 2023 e ai mercati di ultima istanza per circa 50 milioni, che prudentemente si stima possano portare contribuzioni inferiori al 2027.

Prevediamo peraltro che tutti i business in portafoglio contribuiscano in modo pressoché omogeneo alla crescita del risultato di Gruppo, riflettendo i benefici di un Piano di Investimenti da 4,4 miliardi di euro, di cui 2,1 miliardi in progetti di sviluppo.

Se nelle attività liberalizzate prevediamo un rafforzamento delle quote di mercato di Hera, in quelle delle Reti incrementeremo la RAB gestita anche alla luce del nuovo quadro regolatorio che aumenta la redditività percentuale riconosciuta di altri 100 punti base.

Hera mantiene un netto profilo da cash generator, che crea spazio anche per opportunità di investimento ulteriori rispetto a quelle pianificate

La forte generazione di cassa, con circa 5,2 miliardi di euro di cash flow operativo cumulato nel quinquennio del Piano, permetterà a Hera di coprire tutti gli investimenti in capex, la distribuzione dei dividendi e, in modo quasi completo, anche le uscite per M&A, determinando un incremento molto contenuto del debito, per circa 300 milioni di euro, nell’arco del periodo.

Con un obiettivo di leva finanziaria inferiore alle 2,7 volte nel 2027, Hera potrà perciò disporre della flessibilità finanziaria per cogliere ulteriori occasioni di investimento che dovessero presentarsi nel tempo, in aggiunta rispetto a quelle già previste dal Piano.

“Proprio perché controlliamo i rischi con grande attenzione,
sappiamo anche valutare correttamente le opportunità”.

Gli azionisti potranno beneficiare delle buone performance operative, attraverso una crescita più dinamica degli utili e un profilo di distribuzione di dividendi ancora più attraente rispetto al passato

Con un obiettivo di EBIT di 855 milioni di euro nel 2027, grazie anche al contributo di un’attenta gestione finanziaria e fiscale, puntiamo a raggiungere un EPS di 31 centesimi di euro nel 2027, con una crescita media annua superiore al 7% nel periodo di Piano.

“L’evoluzione prevista per l’utile ci ha permesso
di rafforzare anche il profilo della remunerazione
degli azionisti attraverso il dividendo”.

Per il 2023 proporremo la distribuzione di 14 centesimi per azione, rispetto ai 13 centesimi previsti dal precedente Piano.

Con 16 centesimi di floor del DPS nel 2027, il tasso di crescita medio ponderato che prevediamo nel quinquennio si attesta quindi al 5,1%.

Questo Piano, per le caratteristiche che abbiamo indicato, conferma che, pur non avendo abbandonato l’atteggiamento conservativo tipico di avversione al rischio di Hera, abbiamo “alzato l’asticella”, ponendoci obiettivi ancora più ambiziosi di crescita rispetto al passato.

Un fatto che richiederà un impegno senza risparmio di energie da parte di tutte le persone di Hera, a partire dal management team, ma che – ne siamo convinti – porterà alla creazione di maggior valore da condividere con gli stakeholder e a grandi soddisfazioni in termini di ritorni per i nostri azionisti.   

Cristian Fabbri
Cristian Fabbri
24 Gennaio 2024
Direttore responsabile:
Jens K. Hansen
Concept e contenuti editoriali:
Blue Arrow - Lugano