Un modello di business costruito nel tempo alla base dei solidi risultati 2022
Hera ha realizzato un percorso di crescita ininterrotto dal momento della fondazione, nel 2002, sino a oggi.
Abbracciare fin dalle origini un innovativo modello multi-business e multi-stakeholder si è dimostrata una scelta vincente. Nel tempo Hera ha attuato una chiara strategia di crescita, basata su due pilastri: da un lato alimentare lo sviluppo organico attraverso la realizzazione di significativi investimenti tecnici e l’espansione delle quote di mercato sui business liberalizzati, dall’altro espandersi per linee esterne attraverso mirate operazioni di M&A, sempre efficacemente integrate.
Grazie a questo approccio applicato in modo coerente nel tempo, Hera ha conseguito grandi risultati anche negli scenari più sfidanti, creando valore a beneficio di tutti gli stakeholder.
I 20 anni dalla quotazione, avvenuta nel giugno 2003, sono un’opportunità per mettere a fuoco le ragioni alla base di questo percorso virtuoso, che rappresenta un caso unico all’interno del settore.
Un intenso lavoro per costruire e affermare una solida identità di Gruppo, utile alla successiva espansione territoriale
Hera è nata dall’integrazione in un’unica realtà di ben 11 aziende municipalizzate diverse, ciascuna profondamente radicata nel proprio territorio: dopo la fondazione del nuovo Gruppo, è stato dunque necessario costruire un’identità comune, senza la quale l’omogeneizzazione dei processi, foriera di risparmi e sinergie, non sarebbe stata possibile. Si è trattato di un percorso che ha richiesto un profondo impegno manageriale, determinante per costruire quella piattaforma, fatta di know how ed esperienze, alla base della successiva espansione territoriale attraverso la fusione e l’acquisizione di altre società similari.
Oggi Hera è una realtà con una forte identità
unitaria.
Le scelte fondamentali, alla base di un percorso di sviluppo molto lineare nel tempo
Da subito Hera ha adottato un modello di business innovativo, che è poi stato ampiamente replicato all’interno del settore.
Questo modello combina crescita organica e
sviluppo per linee esterne, attraverso operazioni di
M&A integrate secondo una formula che permette
di estrarre sinergie in modo rapido ed efficace.
In tutto sono state realizzate una cinquantina di acquisizioni nell’arco degli ultimi 20 anni: senza avere messo a punto sin dalle origini un modello di accurata selezione delle opportunità di M&A e di successiva integrazione delle società acquisite sarebbe stato impossibile fare sistematicamente centro ben 50 volte, come è invece accaduto nella realtà.
Facendo leva sulle solide infrastrutture del Gruppo, nel tempo Hera ha anche ampliato il proprio raggio d’azione dai mercati regolati a quelli liberalizzati: un percorso che ha reso necessaria la costruzione di nuove competenze e che si è rivelato di particolare successo, considerando le quote di mercato raggiunte a livello nazionale.
Le dimensioni attuali del Gruppo Hera sono perciò frutto di una crescita realizzata in modo accorto e disciplinato, applicando fedelmente la formula originaria: per questo non sono mai stati fatti passi falsi e i ritorni degli investimenti realizzati si sono sempre manifestati in tempi molto rapidi.
Una governance stabile capace di comporre gli interessi di diversi azionisti e ispirare credibilità sui mercati finanziari
Una delle peculiarità del percorso di sviluppo di Hera – che è anche incontestabilmente un punto di forza – sta nella stabilità della governance, che ha permesso la costruzione progressiva del modello e della squadra manageriale, con una strategia industriale basata su una visione di lungo termine. I risultati del 2022, che sono stati ottenuti in un contesto altamente sfidante per tutto il settore, riflettono le solide basi costruite nel ventennio e la capacità acquisita dal management nell’attivare tutte le leve a disposizione per dare continuità al percorso ininterrotto di crescita.
Hera è così riuscita a costruirsi una credibilità
sul mercato finanziario
L’impegno a raggiungere obiettivi strategici chiari – sempre centrati o superati – e la comunicazione trasparente, attraverso azioni di dialogo continuative con gli operatori finanziari, sono alla base della credibilità che Hera si è guadagnata nel tempo sul mercato finanziario e che rappresenta un asset intangibile al servizio dei programmi di crescita futuri.
Hera ha messo a segno un’importante crescita nei due decenni dalla fondazione
Guardando indietro, non si può che essere orgogliosi per i risultati raggiunti. In 20 anni sono stati infatti realizzati investimenti per oltre 8 miliardi di euro, allocandoli in modo da costruire un portafoglio di attività non solo remunerativo ma anche ben bilanciato, capace di garantire quindi un ottimale rapporto tra ritorno atteso e rischio. Questo ha permesso di sestuplicare l’EBITDA, che dagli iniziali 190 milioni di euro è arrivato a sfiorare 1,3 miliardi di euro nell’ultimo esercizio, continuando ad aumentare esercizio dopo esercizio.
Sono numeri eloquenti, che si sono poi tradotti
in creazione di valore per tutti gli stakeholder.
I buoni risultati economico-finanziari hanno creato la premessa per offrire significativi ritorni agli azionisti
Dalla quotazione a fine 2022 il Total Shareholder Return è stato del 234,9%, un numero che rappresenta la somma del ritorno in conto capitale per l’apprezzamento delle azioni e del rendimento legato alla distribuzione di dividendi. La capitalizzazione di mercato di Hera, che a fine 2022 era pari a 3,8 miliardi di euro, è arrivata a toccare i 6 miliardi quando il prezzo del titolo ha raggiunto il massimo storico a 4,4 euro nel febbraio 2020, prima della pandemia. Nel complesso, negli ultimi 20 anni Hera ha inoltre generato utili che hanno permesso di distribuire circa 2 miliardi di dividendi. La equity story di Hera può dunque fare leva su una condizione che è un unicum nel panorama delle maggiori società quotate italiane.
La Società ha infatti sempre distribuito dividendi,
mantenendoli a un livello pari o aumentandoli
rispetto all’esercizio precedente.
Tale continuità nel tempo ha permesso l’inclusione del titolo azionario nell’ETF Aristocrats Dividend, focalizzato su Società che vantano questo tipo di track record per gli ultimi dieci anni.
La crescita del business, apprezzata dal mercato, ha permesso al titolo Hera di entrare nell’indice delle blue chip italiane, il FTSE MIB, nel 2019. Analogamente, le performance conseguite in ambito ESG – frutto di un DNA autenticamente orientato ai più elevati standard sociali e ambientali – hanno consentito a Hera di fare il proprio ingresso nel prestigioso Dow Jones Sustainability Index nel 2020, come migliore società nel comparto multiutility, e di avere mantenuto questa valutazione fino ad oggi.
Una grande ricchezza a beneficio anche dei territori di riferimento
Negli ultimi 20 anni Hera ha condiviso
un’importante quota del valore creato.
I piani di investimento realizzati hanno contribuito allo sviluppo di competenze sui territori di riferimento, che sono andate di pari passo con il miglioramento della qualità dei servizi offerti ai cittadini e alle imprese.
L’espansione di Hera ha significato perciò anche maggiore occupazione, con i dipendenti, oggi 9.300, che sono più che raddoppiati rispetto alle origini e maggiore qualità del lavoro, come ripetutamente riconosciuto dalle certificazioni Top Employer.
L’attenzione ai temi di sostenibilità – oggi un vantaggio competitivo imprescindibile per una società quotata – è in realtà per Hera un motore dello sviluppo, per vocazione originaria, grazie al profondo collegamento con il territorio, alla forte osmosi con tutti gli stakeholder e al convinto orientamento alla crescita di lungo termine.