Gentili Azionisti,
I risultati dei primi nove mesi del 2019 si caratterizzano per una crescita a doppia cifra dell’utile netto e per una costante accelerazione degli indicatori-chiave nel corso dei trimestri: confermano perciò che i nostri sforzi per mettere in campo in modo proattivo una serie di iniziative e la nostra capacità di realizzarle con efficacia hanno permesso a Hera di contrastare fenomeni, come ad esempio la prevista riduzione dei margini nei mercati di ultima istanza, che avrebbero altrimenti potuto condizionarne il passo di crescita.
Abbiamo utilizzato tutte le leve a nostra disposizione per alimentare la crescita del MOL
IL MOL migliora del 5,0%, potendo contare sul contributo incrementale dei nuovi asset entrati nel perimetro del Gruppo, attraverso le operazioni di M&A – come CMV, Cosea Ambiente, la discarica di Pistoia e Sangro Servizi – ma anche sulla crescita organica, che esprime il contributo positivo di tutte le aree di business.
L’incremento di 37,2 milioni di euro del MOL consolidato riflette infatti un apporto di 16,9 milioni delle Reti, di 10,4 milioni dall’Energia, di 3,8 milioni dall’Ambiente, oltre a ben 6,1 milioni dagli Altri Servizi, con un portafoglio che rimane nel suo insieme ben bilanciato, considerato che le attività regolate incidono sul MOL per il 51%, mentre quelle a libero mercato rappresentano il restante 49%.
Le Reti hanno determinato il 45,4% dell’incremento del MOL consolidato
Le Reti esprimono i riflessi degli incrementi tariffari del 2019, con un impatto particolarmente significativo nel business dell’Acqua, che raccoglie appieno i benefici della regolamentazione grazie all’elevata qualità del servizio, al continuo efficientamento e a investimenti mirati, che portano sinergie e ritorni.
L’Energia ha potuto contare su una forte crescita dei clienti che ha spinto i volumi, sulla ripresa della generazione elettrica e su risultati del trading che hanno sfruttato la volatilità dei prezzi del gas
L’area Energia ha beneficiato di una molteplicità di fattori che ne hanno trainato il MOL. In primo luogo la forte espansione della clientela registrata in questi nove mesi, nettamente superiore a quella mediamente registrata negli ultimi anni. I clienti sono infatti complessivamente aumentati di 184.800 unità, con un incremento di 132 mila unità nel business elettrico e di 52 mila unità in quello del gas, mentre le nuove realtà entrate nel perimetro Hera hanno portato circa 30 mila nuovi clienti. Il buon posizionamento raggiunto grazie all’intensa attività commerciale svolta in questi mesi ci aiuterà a conquistare un nuovo mercato da milioni di clienti che si dovrebbe aprire davanti a noi, considerato che dal 1° luglio 2020, la legge prevede la piena liberalizzazione del mercato elettrico. A fine anno avremo inoltre la possibilità di fare un salto di misura rilevante, incrementando la nostra clientela di ulteriori 700 mila unità attraverso l’operazione Ascopiave, per la quale siamo in attesa delle ultime verifiche dell’Antitrust.
Un ulteriore fattore trainante del MOL dell’area Energia è stata la generazione elettrica, con la base impiantistica funzionante a pieno regime, in particolare superato il fermo che avevamo avuto a Teverola: abbiamo così potuto cogliere l’opportunità di un momento di forte richiesta di servizi ancillari da parte dell’operatore di rete.
Anche il trading ha fornito un apporto determinante: le marcate fluttuazioni del prezzo del gas hanno permesso di cogliere opportunità di trading, con risultati molto positivi, pur mantenendo il nostro profilo di rischio sotto controllo.
Questa combinazione di fattori positivi ha permesso perciò di sostenere da più direzioni il miglioramento del MOL dell’Energia, compensando ampiamente gli effetti, peraltro ampiamente previsti, ma comunque non trascurabili per dimensione, della riduzione dei margini dei clienti di ultima istanza.
Il progresso del MOL dell’area Ambiente ha avuto una netta accelerazione nel terzo trimestre
Finalmente negli ultimi mesi, Hera ha potuto contare su una maggiore disponibilità impiantistica, con l’acquisto a fine luglio della discarica di Pistoia, l’ottenimento di alcune autorizzazioni richieste anni addietro e la partenza della discarica di Cordenons, in Friuli. E’ entrato a pieno regime il nuovo impianto di biometano di Sant’Agata Bolognese, mentre abbiamo continuato a beneficiare del fondamentale contributo di Aliplast. La rafforzata base impiantistica ci ha consentito di cogliere appieno i vantaggi dei prezzi in ascesa nel segmento dei rifiuti speciali.
Anche dagli Altri Business otteniamo un fondamentale contributo di oltre 6 milioni in termini di progresso del MOL
La performance che Hera ha dimostrato di potere realizzare negli Altri Servizi, come la pubblica illuminazione e le telecomunicazioni, riflette l’impatto positivo delle innovazioni tecnologiche introdotte nel tempo e dimostra che avere un approccio convinto alla circolarità produce ritorni positivi sotto ogni profilo.
Cresciamo a livello organico autofinanziandoci con il cash flow operativo
La nostra rimane una storia di forte generazione di cassa. Il flusso di cassa operativo dei primi nove mesi 2019, pari a 552 milioni di euro, ha permesso infatti a Hera di coprire interamente gli investimenti tecnici in forte sviluppo e il pagamento di un dividendo in crescita.
L’incremento del 6,0% dell’Indebitamento Finanziario Netto, pari a 155,1 milioni di euro nei nove mesi, è in misura preponderante il riflesso dell’applicazione del nuovo principio contabile, l’IFRS16, mentre per 58,9 milioni di euro è addebitabile all’assorbimento di cassa per le suddette operazioni di M&A. Il rapporto tra debito netto e Mol si attesta a 2.57 volte, in leggero miglioramento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
L’Utile Netto dopo il Risultato di Terzi cresce del 10% grazie ai buoni risultati della gestione operativa, finanziaria e fiscale
L’Utile Netto dei primi nove mesi del 2019 raggiunge i 230,8 milioni di euro, presentando un progresso a doppia cifra. L’ultima linea del Conto Economico riflette la buona performance operativa, con il Risultato Operativo Netto che migliora del 7,7%, ma anche la diminuita incidenza degli oneri finanziari netti sui Ricavi e un tax rate in contrazione rispetto al medesimo periodo del 2018.
Si tratta perciò di un insieme di dati che confortano le nostre aspettative e che confermano i nostri progressi lungo il percorso previsto dal Piano al 2022.
In circa un terzo del tempo complessivamente abbracciato dal Piano Industriale quinquennale al 2022 – parliamo infatti di 21 mesi trascorsi su 60 totali – abbiamo già raggiunto circa il 42% della crescita di 200 milioni di euro del MOL che ci siamo posti come obiettivo.
Se sotto il profilo del contributo della crescita organica abbiamo già quasi consuntivato 81 milioni rispetto alla crescita di MOL di complessivi 89 milioni prevista nell’arco dei cinque anni, anche sul fronte dell’M&A ci siamo già assicurati un importante risultato con l’operazione Ascopiave, per il completamento della quale, come già indicato, ormai siamo solo in attesa che si pronunci l’Antitrust.
Considerato che nel quarto trimestre tipicamente Hera beneficia anche del picco stagionale dei consumi di gas, non possiamo che guardare con grande fiducia alla chiusura dell’esercizio 2019.