Gentili Azionisti,
i risultati al 30 settembre 2018 evidenziano un ulteriore progresso rispetto alla crescita già raggiunta a livello semestrale. Per quanto il terzo trimestre abbia un’incidenza meno significativa di altri sul risultato annuale, a causa della stagionalità del business del gas, i risultati oggi pubblicati costituiscono un’importante prova della validità del modello di business di Hera e della sua capacità di dare concreta attuazione al Piano Industriale.
La performance del terzo trimestre conferma la qualità e l’accelerazione degli utili
La crescita nei nove mesi, equilibrata tra tutti i principali business ed essenzialmente di natura organica, indica come Hera sia in grado di porre l’innovazione a sostegno di una sempre maggiore efficienza nelle attività operative e di estrarre sinergie dalle acquisizioni degli anni passati. Il progresso inoltre dà atto della capacità della Società di competere nei business liberalizzati, dove ha dimostrato di sapere trattenere saldamente il nucleo di clientela storica e di espandere con successo il numero degli utenti serviti.
La forte generazione di cassa che caratterizza i primi nove mesi del 2018 consente ancora una volta la completa copertura degli investimenti e la distribuzione di dividendi – con oltre 150 milioni di euro pagati agli azionisti lo scorso giugno – mentre l’indebitamento finanziario netto rimane su livelli non lontani da quelli dei primi nove mesi del 2017, ampiamente sostenibili in rapporto al MOL.
Hera continua quindi a dare fedele attuazione al percorso di crescita disegnato nel Piano Industriale, con una gestione operativa e finanziaria volte a minimizzare il profilo di rischio, con l’obiettivo ultimo di garantire interessanti ritorni agli azionisti, rimanendo immune dal contesto esterno sfavorevole dei mercati finanziari.
Restiamo un emittente solido, con un rating superiore a quello delle obbligazioni sovrane
Il recente downgrade di Moody’s del rating del debito di Hera a Baa2, con outlook stabile, è da attribuire esclusivamente al fatto che Hera, come emittente, non può essere classificata più di un notch al di sopra del debito sovrano. Essendo stato declassato a Baa3 il debito della Repubblica Italiana il 19 ottobre 2018, il downgrading di Hera era inevitabile. Il nostro debito è del resto prevalentemente costituito da obbligazioni di medio-lungo termine a tasso fisso, emesse sul mercato europeo e quotate alla Borsa del Lussemburgo, con rimborso a scadenza in un’unica soluzione e con durata media residua di circa sette anni. La nostra struttura finanziaria rimane perciò solida, efficacemente strutturata, con un costo competitivo e sostenibile nel medio-lungo termine.
Secondo i target price degli analisti le nostre azioni sono sottovalutate di oltre il 30%
Nonostante il contesto borsistico negli ultimi sei mesi si sia rivelato particolarmente penalizzante per le utilities, data la correlazione negativa che le valutazioni dei titoli del settore presentano rispetto al livello dei tassi d’interesse, grazie alle conferme sui sani fondamentali e la sostanziale neutralità rispetto allo “spread” della gestione finanziaria, il target price di consensus sul titolo Hera è rimasto sostanzialmente invariato. Oggi la media delle valutazioni degli analisti è pari a 3,32 euro: un livello che indica un ampio spazio potenziale di apprezzamento rispetto ai recenti livelli di quotazione, a maggior ragione alla luce dei convincenti risultati al 30 settembre 2018.
L’utile per azione maturato nei primi nove mesi del 2018 si attesta inoltre a 14,2 centesimi di euro. Anche sotto questo profilo si rafforza perciò la visibilità del dividendo 2018, che il Piano Industriale prevede in aumento da 9,5 a 10,0 centesimi di euro per azione.
Lavoriamo per creare un valore che ci aspettiamo i mercati riflettano nel prezzo del titolo
In quest’ultimo trimestre dell’anno continueremo perciò a lavorare per gestire al meglio il nostro portafoglio di business e per preparare un nuovo Piano Industriale che guidi i nostri passi futuri verso una sempre maggiore sostenibilità e profittabilità, fiduciosi del fatto che i mercati finanziari sapranno incorporare nei prezzi dei titoli Hera il valore che la Società ha creato e creerà nel tempo.