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Titolo Hera
“In un contesto meno incerto sui tassi d’interesse, il titolo Hera torna a scontare i buoni fondamentali”

Hera vs. FTSE Italy All-share Index (base 2.1.2018=100)

Hera vs. FTSE Italy All-share Index (base 2.1.2018=100)

Nel corso dei primi mesi del 2018 il titolo Hera ha risentito, come tutto il comparto delle utilities, delle incertezze sull’evoluzione dei tassi d’interesse europei. Man mano che sono diventati più evidenti i segnali che l’economia stesse rallentando il passo della crescita e che l’inflazione non avrebbe avuto fiammate, il sentiment sui mercati azionari è migliorato. Lo scorso 26 aprile la BCE ha poi confermato che i tassi rimarranno ai livelli attuali anche oltre la fine del QE, creando ulteriori presupposti per un contesto più favorevole all’investimento azionario.

L’insieme di questi fattori ha permesso al titolo Hera di recuperare i massimi di gennaio nel corso delle ultime sedute borsistiche, mentre gli investitori tornavano a focalizzarsi sui solidi fondamentali del Bilancio 2017 e sulla visibilità della crescita indicata dal Piano Industriale 2017-2021.

A sostenere le quotazioni del titolo anche l’interessante livello di dividend yield prospettato dalla distribuzione di 9,5 centesimi di euro per azione, in pagamento dal prossimo 20 giugno: in riferimento al prezzo di fine 2017 (2,91 euro) il rendimento è infatti pari al 3,3%.

Copertura analisti

Il consensus sul titolo Hera rimane molto favorevole in termini di target price: il livello di 3,37 euro indica infatti un buono spazio di rivalutazione rispetto alle recenti quotazioni di borsa. Il quadro delle raccomandazioni è ulteriormente migliorato, dal momento che Equita SIM ha operato un upgrade da Hold a Buy, alzando il proprio target price a 3,50 euro. Al momento 7 broker su 8 hanno giudizi Buy/Outperform e il broker rimanente ha una raccomandazione neutrale.

Le delibere dell’Assemblea Annuale degli Azionisti

All’Assemblea Annuale degli Azionisti del 26 aprile 2018 erano presenti 595 azionisti, detentori di 1.033.163.860 azioni: era perciò complessivamente presente il 69,36% del capitale.

Il Bilancio 2017, con la distribuzione di un dividendo per azione di 9,5 centesimi di euro, è stato approvato con voti favorevoli da parte del 99,95% dei votanti.

La fitta agenda dell’Assemblea ha visto anche la presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2017, che illustra il progresso del 10% del MOL a Valore Condiviso. Il nuovo approccio di reporting che Hera ha adottato testimonia come le politiche di sostenibilità siano parte integrante della strategia.

L’Assemblea ha infine anche rinnovato l’autorizzazione al CdA all’acquisto di azioni proprie, fino a un massimo di 200 milioni di euro su un arco temporale di 18 mesi. Il buyback è un’opportunità, in quanto permette di utilizzare le azioni proprie per creare ulteriore valore e realizzare scambi azionari in occasione di operazioni di M&A.

Jens Klint Hansen
Jens Klint Hansen
9 Maggio 2018

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