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Il messaggio del presidente esecutivo
2018: grazie ai buoni risultati, Hera offre un’attraente remunerazione agli azionisti

Gentili Azionisti,

Il 2018 è stato un anno di importanti risultati per Hera.
L’insieme degli indicatori presentati nel Bilancio Annuale prova la conquista di livelli di solidità e profittabilità ancora più elevati rispetto a una situazione storica già virtuosa e prefigura un’ulteriore capacità di crescita della Società.

Nuovi traguardi: oltre 1 miliardo di euro di MOL e indicatori-chiave a livelli mai raggiunti prima

Per la prima volta nel 2018 il MOL consolidato ha superato la soglia di 1 miliardo di euro, attestandosi più precisamente a 1.031,1 milioni di euro, con un progresso del 4,7% rispetto al 2017 che è stato alimentato da fattori di natura prevalentemente organica.

Tanto il ROI quanto il ROE seguono un profilo di continuo miglioramento negli anni, attestandosi a fine 2018 rispettivamente al 9,4% e al 10,4%. Cresce anche la produttività, misurata in termini di MOL per dipendente, con un progresso attorno al 6% rispetto al 2017. Che cosa esprimono questi indicatori? Che nel 2018 Hera non solo è cresciuta, ma ha anche migliorato qualitativamente il profilo di redditività.

Non solo: questi risultati comprovano la capacità di Hera di conseguire nuove efficienze nei business regolati e di essere competitiva in quelli liberalizzati; testimoniano che la Società ha saputo fare leva sull’innovazione e ottimizzare l’allocazione del capitale – fatto che ha creato le premesse per una robusta generazione di cassa e interessanti ritorni sugli investimenti realizzati.

L’ingresso nel FTSE MIB apre nuove prospettive

I buoni risultati del Bilancio 2018 testimoniano quella crescita profittevole che è anche alla base dell’apprezzamento ottenuto nei mercati finanziari. A partire dal 18 marzo 2018, Hera è infatti stata inclusa da Borsa Italiana nell’indice FTSE MIB, composto dalle prime 40 società quotate sul mercato italiano: ha infatti raggiunto livelli di capitalizzazione del flottante e di liquidità, in termini di volumi scambiati, che le hanno permesso di entrare a pieno titolo tra le blue chips del listino italiano.

Un risultato, questo, che ci offre nuove opportunità di potere essere inseriti in grandi portafogli di asset manager istituzionali a livello internazionale e di potere avere perciò accesso a un mercato ancora più ampio ed efficiente. Avremo quindi nuove opportunità di ottimizzare il nostro costo del capitale di rischio – il cosiddetto cost of equity – se sapremo proporci in maniera convincente alla nuova audience di investitori che potremo raggiungere in quanto componente del FTSE MIB. Un’audience qualificata, che segue processi di selezione articolati e rigorosi, con la quale intendiamo dialogare offrendo un’informativa trasparente e adeguatamente strutturata.

Il rendimento del dividendo 2018 è pari al 3,8%

Guardando alla prossima Assemblea, il Consiglio di Amministrazione ha proposto di approvare la distribuzione di un dividendo per azione di 10 centesimi di euro, in crescita del 5,3% rispetto al dividendo relativo all’esercizio 2017. Sulla base del prezzo del titolo a fine 2018, pari a 2,662 euro, il dividend yield si attesta perciò al 3,8%. Il solido set di risultati economico-finanziari e il limitato rapporto tra Indebitamento Finanziario Netto e MOL, pari a 2,51, consentono infatti di offrire un’interessante remunerazione agli azionisti e, al contempo, di assicurare risorse per la crescita futura della Società, sia attraverso investimenti organici sia cogliendo nuove opportunità di M&A.

Tomaso Tommasi di Vignano
Tomaso Tommasi di Vignano
27 Marzo 2019

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