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Titolo Hera
“L’Assemblea Annuale di Hera rispecchia la continua evoluzione della Società e dei suoi azionisti”

Il 30 aprile 2019 Hera ha vissuto la prima Assemblea Annuale dopo che il titolo è stato incluso nel FTSE MIB, il 18 marzo scorso. Il livello di partecipazione e la qualità degli interventi indicano i cambiamenti in atto all’interno della Società e nelle aspettative dei suoi azionisti.

Ne parliamo con Jens Hansen, alla guida delle Investor Relations di Hera sin da quando la Società si è quotata.

Dottor Hansen, che cosa ha caratterizzato questa Assemblea?

L’assemblea che approva il Bilancio d’Esercizio è sempre, nell’arco dell’anno, il momento più importante di incontro e confronto tra la Società e i suoi azionisti. La percentuale di capitale sociale presente e la natura delle domande che vengono poste sono i due indicatori principali del livello e del profilo della partecipazione. Da questo punto di vista, l’Assemblea 2019 di Hera ha evidenziato un incremento del capitale che si è presentato in proprio o per delega. Se nell’Assemblea 2018, che si era tenuta il 26 aprile 2018, era intervenuto il 69,36% del capitale, in quest’ultima occasione è stato presente il 72,45%. Parallelamente, anche il numero degli azionisti è aumentato: da 595 a 689.

Quali sono stati i punti sui quali l’Assemblea ha deliberato?

Gli Azionisti hanno approvato il Bilancio del 2018, che ha visto risultati in forte crescita. Alla luce di questi risultati, il CdA ha proposto la distribuzione di un dividendo per azione di 10 centesimi, in aumento rispetto al passato e in linea con la traiettoria indicata dal Piano Industriale, che prevede che il dividendo per azione raggiunga 11 centesimi nel 2022. Anche la proposta di allocazione degli utili è stata approvata, per cui gli azionisti incasseranno il dividendo 2018 di 10 centesimi a partire dal 24 giugno 2019.

Quali altri punti erano all’ordine del giorno?

L’Assemblea ha inoltre approvato la Relazione sulla Corporate Governance e gli Assetti Proprietari 2018 e la politica retributiva contenuta nella Relazione sulla Remunerazione, che ha introdotto importanti novità nella componente variabile di lungo termine. Quest’ultima è stata collegata non solo alla creazione di valore economico e al mantenimento della solidità finanziaria, ma anche al perseguimento degli obiettivi di sostenibilità indicati dalle Nazioni Unite, misurandoli attraverso la creazione di Valore Condiviso. L’attenzione della Società sul tema del Valore Condiviso si è poi resa evidente durante l’Assemblea con l’usuale presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2018.

Gli azionisti hanno anche rinnovato l’autorizzazione all’acquisto di azioni proprie, per un controvalore fino a 200 milioni di euro, su un periodo di 18 mesi. Hera utilizzerà le azioni rivenienti dal buyback per realizzare operazioni di M&A o come sottostante all’emissione di strumenti finanziari: in buona sostanza, anche attraverso le azioni proprie avremo un’ulteriore opportunità di creare valore.

Ci sono state domande interessanti da parte degli azionisti intervenuti in Assemblea?

Per la prima volta abbiamo avuto l’intervento di Etica SGR, società di asset management che fa parte del gruppo Banca Etica. Si tratta di un investitore istituzionale che figura tra i partner fondatori del network europeo “Shareholders for Change”: hanno perciò un ruolo attivo nel proporre lo sviluppo sostenibile. Dopo essersi complimentati con Hera per i risultati raggiunti nell’esercizio 2018, per l’inclusione del titolo nel FTSE MIB e per la partecipazione al programma CE100 della Fondazione Ellen Mc Arthur, hanno concentrato le loro domande su aspetti legati al cambiamento climatico e ai diritti umani, oltre che sulla sostenibilità del dividendo distribuito. Su tutti i temi sui quali è stato richiesto un incontro di approfondimento, Hera ha naturalmente offerto la massima disponibilità. Siamo infatti convinti che le domande e le indicazioni di voto degli azionisti siano elementi da analizzare con cura e da tenere presenti per migliorare continuamente la nostra Governance e la nostra strategia.

Il prezzo del titolo Hera ha registrato un significativo rialzo da inizio anno, superiore a quello degli indici di riferimento; il movimento è stato peraltro caratterizzato da volumi in aumento rispetto alla media degli scambi giornalieri del 2018. In un contesto generalmente favorevole per l’investimento azionario, con tassi d’interesse che le Banche Centrali hanno indicato di volere mantenere bassi, hanno giocato specificamente a favore di un apprezzamento delle quotazioni Hera la notizia dell’inclusione nell’indice FTSE MIB, poi concretizzatasi il 18 marzo scorso, e la pubblicazione dei positivi risultati del 2018, il successivo 27 marzo.

In seguito alla pubblicazione dei risultati annuali gli otto broker in copertura sul titolo hanno aggiornato le proprie stime e valutazioni. Il target price di consenso è quindi passato da 3,34 euro del 27 marzo 2019 a 3,51 euro, con un aumento di oltre il 5%. Il quadro delle raccomandazioni presenta una netta maggioranza di suggerimenti di acquisto (Buy, Outperform) e nessun suggerimento di vendita.

Jens Klint Hansen
Jens Klint Hansen
15 Maggio 2019

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