Storie
Il messaggio del presidente esecutivo
Hera è ripagata dallo sforzo nella crescita organica. Fondamentale il contributo dell’M&A.

Quadro rassicurante dai risultati del primo trimestre 2020, nonostante uno scenario difficile.
Confermata la remunerazione degli Azionisti, con 10 centesimi di euro in distribuzione l’8 luglio 2020.

Gentili Azionisti,

I risultati del primo trimestre sono maturati in un contesto caratterizzato da temperature invernali straordinariamente miti e dalle restrizioni imposte per controllare la diffusione del Covid-19; restrizioni che non hanno comunque impedito a Hera di continuare a erogare i propri servizi.

I fattori negativi pesano per oltre 18 milioni di euro…
Se consideriamo la situazione a perimetro omogeneo – cioè escludendo le attività di EstEnergy, frutto dell’accordo concluso a fine anno con Ascopiave – possiamo verificare che nei primi due mesi dell’anno il clima temperato ha pesantemente condizionato le vendite di volumi di gas; in marzo, invece, mentre le temperature più rigide rispetto a quelle del marzo 2019 favorivano una ripresa della domanda da parte delle famiglie, i nostri volumi sono stati negativamente influenzati dalla chiusura imposta ad alcuni clienti industriali a causa del virus. Complessivamente, perciò, i volumi di gas nel trimestre sono scesi dell’8%.

Per quanto riguarda invece alle vendite di elettricità, i volumi hanno subito una contrazione del 4% a perimetro omogeneo nel primo trimestre 2020. Se a gennaio e a febbraio avevamo potuto beneficiare di una crescita per effetto di una base clienti più ampia di 86mila unità rispetto al 2019, in marzo l’impatto delle misure per contenere il Covid-19 hanno invece prodotto una riduzione della domanda da parte dei clienti industriali che ha più che compensato la crescita dei volumi dei due mesi precedenti.

Il MOL calcolato su base omogenea nel primo trimestre 2020 ha perciò registrato un impatto negativo di 9,5 m€ per effetto del Covid-19 e di 7,5 m€ per le sfavorevoli condizioni climatiche. A questi fattori sfavorevoli si sono peraltro sommati 1,2 m€ di incentivi venuti meno sulla produzione di energie rinnovabili.

… il MOL cresce comunque del 5,6%
Ciononostante, il MOL di Gruppo ha raggiunto 349 m€, consuntivando una crescita di 18,4 m€.

A sostenere la continuità del nostro percorso, pur a fronte di scenari sfidanti, hanno contribuito due leve che sono da sempre al centro della nostra strategia di sviluppo: la crescita organica e l’M&A.

Il MOL di Hera riflette 10,2 m€ di crescita organica e 26,4 m€ di M&A
Nel primo trimestre 2020, tutte le aree di business in cui Hera è impegnata hanno offerto un contributo positivo a livello di MOL consolidato, generando complessivamente una crescita organica di 10,2 m€, con l’area Energy che ha offerto l’apporto incrementale più significativo, di 4,4 m€, soprattutto grazie ai risultati di un’efficace espansione commerciale, mentre la buona performance dell’area Ambiente, il cui MOL migliora di 2,9 m€, rispecchia il proseguimento di un trend positivo nei prezzi.

Nel primo trimestre 2020 la componente M&A ha poi giocato un ruolo di primo piano, con un effetto trainante di 26,4 m€ che si è rivelato essenziale nel determinare la crescita di 18,4 m€ del MOL consolidato. In questo quadro, la sola EstEnergy ha offerto un contributo positivo di 27,4 m€.

Un quadro di fondamentali rassicuranti
A livello di utile netto di Gruppo il miglioramento dello 0,2% conseguito risulta più contenuto a confronto con quello registrato a livello di MOL: rispetto al primo trimestre 2019 incidono infatti in senso negativo i maggiori ammortamenti e accantonamenti legati all’operazione Ascopiave, così come il relativo incremento degli oneri finanziari figurativi.

Grazie a un significativo Free Cash Flow – 45 m€ di cui 28 m€ ascrivibili a EstEnergy – manteniamo un equilibrato rapporto Debito/MOL, pari a 2,93x. Il livello sarebbe peraltro significativamente inferiore, pari a 2,44x, se non si considerasse il debito figurativo legato all’operazione Ascopiave.

Durante questa inedita crisi, il portafoglio di business di Hera ha dato un’ulteriore prova di resilienza, non solo grazie al fatto di essere esposto al 51% a business regolati, ma anche per le caratteristiche del restante 49%, concentrato in attività liberalizzate.

L’insieme dei risultati di questo primo trimestre conferma perciò la validità del nostro modello di crescita e di integrazione delle società acquisite. Un modello che continua a mostrare come risultato una forte generazione di cassa unita a un solido profilo finanziario, anche nel momento più profondo della crisi.

Dopo il severo lockdown per contenere i contagi che ha interessato i mesi di marzo e aprile, si apre ora davanti a noi la cosiddetta Fase 2, quella di uscita dell’Italia dalle misure più stringenti, con la graduale riapertura di diverse attività industriali.

Ripresa delle attività commerciali e degli investimenti con l’allentamento delle misure di lockdown
Per Hera questa seconda fase rappresenta la possibilità di tornare a fare marketing per espandere ulteriormente la base clienti e di riprendere il programma di investimenti di mantenimento e di sviluppo che hanno in qualche caso subito dei ritardi: due fondamentali leve di crescita organica.

La remunerazione degli azionisti risulta confermata
In considerazione del fatto che i risultati economico-finanziari continuano a essere molto buoni e che rimane intatta la forza finanziaria del Gruppo, a differenza di altre società quotate abbiamo potuto presentare all’Assemblea una proposta di dividendo invariata rispetto a quella che avevamo annunciato con il nuovo Piano Industriale a gennaio, prima del manifestarsi in Italia della pandemia. Il prossimo 8 luglio sarà perciò pagato un dividendo di 10 centesimi di euro per azione, che alle recenti quotazioni prefigura un rendimento intorno al 3%.

L’Assemblea dello scorso 29 aprile ha inoltre confermato i consiglieri esecutivi per un ulteriore triennio, garantendo continuità alla realizzazione del Piano Industriale.

Resta fondamentale mirare agli obiettivi di lungo termine
Affronteremo perciò i prossimi mesi continuando a guardare agli obiettivi di lungo termine, con grande attenzione nell’attraversare le insidie dello scenario. Saremo pronti tuttavia anche a cogliere al meglio le opportunità che si potranno presentare per un player, come Hera, solidamente strutturato e che gode di una forte posizione di mercato.

Tomaso Tommasi di Vignano
Tomaso Tommasi di Vignano
13 Maggio 2020

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