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Il messaggio del presidente esecutivo
Hera accelera il passo: più vicini gli obiettivi del Piano al 2022

Gentili Azionisti,

I risultati che ritraggono la situazione di Hera al 30 giugno indicano che la nostra crescita prosegue ininterrotta, facendo leva su un modello di business capace di reagire agli elementi sfidanti che possono venire dallo scenario esterno, coglierne le opportunità e generare cassa in modo regolare. Una formula che ci permette, anno dopo anno, di avere le risorse per continuare a finanziare la crescita futura e offrire interessanti ritorni ai nostri azionisti.

Un primo semestre 2019 con un set di risultati in crescita, nonostante il previsto calo dei margini nei mercati di ultima istanza

Il nostro portafoglio di business, ben calibrato tra attività regolate e a libero mercato, anche in questo semestre ha registrato un’espansione dei ricavi, nell’ordine del 13,6%, con un’accelerazione nel secondo trimestre rispetto al primo. I principali indicatori di performance risultano in crescita rispetto ai relativi valori del primo semestre 2018: il MOL migliora del 4,3%, l’Utile Operativo del 5,6%, mentre il progresso dell’Utile Netto dopo il risultato di terzi si attesta al 5,1%. Se poi si considera che nel primo semestre 2018 l’utile incorporava una componente straordinaria legata alla cessione di Medea, per 4,8 milioni di euro, la crescita dell’ultima linea del conto economico risulta ancora maggiore, dal momento che raggiunge l’8,4%.

Risultati convincenti dal punto di vista quantitativo e qualitativo

Oltre a performance numeriche innegabilmente positive, la Relazione Semestrale presenta anche una grande qualità dei risultati. La crescita di 22 milioni del MOL è infatti frutto di un contributo corale delle diverse aree di business e di fattori di natura quasi esclusivamente organica, dal momento che le recenti acquisizioni di Cosea Ambiente e CMV sono state consolidate solo per pochi mesi.

Sul fronte dei business a libero mercato, che nell’insieme hanno offerto un contributo di 30,5 milioni, abbiamo beneficiato della ripartenza di un impianto di generazione elettrica in Campania e della continua espansione della clientela energy, che ha superato la soglia di 2,6 milioni.

I business regolati hanno assicurato un contributo complessivo di 12,5 milioni, principalmente per effetto della revisione delle tariffe energy, oltre che per gli investimenti e le efficienze realizzati, che sono risultati premianti nel quadro dell’attuale regolamentazione.

Il MOL consolidato ha così potuto assorbire l’impatto negativo di 21,7 milioni derivante dalla riduzione dei margini, peraltro attesa, nel segmento dei mercati di ultima istanza.

Il cash flow operativo consente di coprire investimenti e dividendi, mantenendo in equilibrio il livello di indebitamento

Grazie alla forte generazione di cassa, abbiamo potuto finanziare la spesa per investimenti, peraltro in crescita del 16,8%, e coprire la distribuzione degli utili per l’esercizio 2018, con il dividendo per azione di 10 centesimi pagato lo scorso 26 giugno, in crescita rispetto ai 9,5 dell’esercizio precedente. La Posizione Finanziaria Netta è perciò rimasta sostanzialmente stabile, anche grazie a una contrazione del capitale circolante, creando i presupposti per mantenere il rapporto Debito/MOL a un solido livello, di 2,55 volte. Rimane perciò intatta la flessibilità finanziaria per future opportunità di crescita che si dovessero presentare.

A fine giugno abbiamo inoltre concluso importanti operazioni di liability management, con il collocamento di un nuovo green bond per 500 milioni di euro e la contestuale tender offer con cui abbiamo ritirato 210 milioni di euro di obbligazioni in circolazione, migliorando di fatto il profilo del nostro debito in termini di costo, durata e diversificazione della base di investitori.

Importanti risultati sul fronte M&A e nel business dell’Ambiente con benefici visibili da secondo semestre 2019

La prima parte di quest’anno è stato molto intensa: abbiamo infatti realizzato una serie di operazioni le cui ricadute non sono visibili nei dati della semestrale, ma produrranno risultati significativi nei trimestri a venire.

Abbiamo concluso un accordo strategico nel Triveneto con Ascopiave, un territorio per noi importante, ma anche in assoluto molto attraente per il profilo dei clienti. L’operazione, che l’Amministratore Delegato vi presenta in dettaglio nel suo messaggio, ha un indubbio valore per la dimensione delle grandezze in gioco e per le caratteristiche mutualmente convenienti con cui è stato chiuso l’accordo. La nostra piattaforma, sulla quale potremo fare leva per creare nuove opportunità di cross selling e offrire servizi a valore aggiunto, esce perciò ancora più forte da questa operazione, pronta per essere ulteriormente scalata con l’innesto di future potenziali acquisizioni nell’area.

Nel business del trattamento dei rifiuti abbiamo rafforzato sensibilmente la nostra base impiantistica, con la recente inaugurazione di una nuova discarica vicino a Pordenone, che ha una capacità di trattamento di circa 700 mila tonnellate e che sarà principalmente dedicata a rifiuti speciali di derivazione urbana. Nel secondo semestre potremo contare anche su un secondo impianto, a Pistoia, dedicato ai rifiuti speciali di origine industriale con una capacità di circa 1,4 milioni di tonnellate. Avendo risolto il problema della mancanza di capacità di trattamento dei rifiuti che ha causato l’aumento dei prezzi nel settore, siamo oggi nella condizione di potere cogliere le opportunità di una domanda molto dinamica.

L’obiettivo-chiave del Piano, di incrementare di 200 milioni l’EBITDA in cinque anni, è già stato raggiunto al 60%. Nel frattempo siamo anche diventati più forti sul mercato: abbiamo nuovo potenziale da esprimere…

Il giro di boa del 30 giugno è anche un’occasione per fare il punto sull’avanzamento del nostro percorso di crescita. Se sommiamo l’incremento del MOL degli ultimi tre semestri, possiamo affermare di avere già coperto, in meno di un terzo del periodo abbracciato dal Piano Industriale quinquennale, il 60% dell’incremento complessivo di 200 milioni di euro che miriamo a raggiungere entro il 2022. Considerato il contributo rilevante già materializzatosi in termini di crescita organica e le operazioni che rendono visibile il rafforzamento della nostra base di asset e di clienti – a seguito dell’accordo con Ascopiave e delle nuove discariche entrate a far parte del nostro portafoglio di impianti operativi nel waste – pensiamo che i ritardi nelle gare per le concessioni del gas non incrineranno il nostro profilo di crescita.

Alla luce dei risultati raggiunti e del nostro rafforzato posizionamento di mercato, vediamo anzi il nostro obiettivo della crescita quinquennale del MOL di 200 milioni molto più vicino, avendo percorso oltre la metà della strada in un terzo del tempo indicato dal Piano.

Non abbiamo intenzione di abbassare la guardia nel tempo restante: faremo leva sugli asset che abbiamo rafforzato per esprimere appieno le nuove potenzialità, portare risultati ancora migliori e dare ulteriori soddisfazioni ai nostri azionisti.

Tomaso Tommasi di Vignano
Tomaso Tommasi di Vignano
30 Luglio 2019

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