Storie
Il messaggio dell'AD
A fuoco i risultati del primo semestre 2018

L’incremento di 212,7 mn€ dei Ricavi di Gruppo (+7,7% rispetto al primo semestre 2017) riflette principalmente l’impatto positivo di tre fattori: la maggiore attività di trading (57 mn€), l’incremento nelle vendite di gas e di energia elettrica (120 mn€), trainate da volumi più elevati, nonché oneri di sistema e volumi vettoriati in progresso per 52 mn€.

Il MOL consolidato mostra una crescita di 17,7 mn€ (+3,5%), espressione del contributo positivo della maggior parte delle aree di business. In evidenza la performance dell’area del Gas, con il MOL in miglioramento di 16,6 mn€, grazie ai buoni margini realizzati nel trading e alla crescita del 26,6% dei volumi venduti. Anche l’Area Ambiente ha offerto un contributo positivo (+4,6 mn€), per effetto dei volumi dei rifiuti da mercato in crescita del 3,6% e dei maggiori prezzi a libero mercato per i rifiuti speciali: fattori che hanno più che compensato i minori ricavi da produzione di energia elettrica e il termine, da inizio 2018, della gestione del servizio di igiene ambientale in 13 comuni della provincia di Forlì. Nell’area Acqua il MOL aumenta di 1,5 mn€, essenzialmente per effetto dei maggiori ricavi da somministrazione. L’area Energia elettrica ha invece sperimentato una riduzione di 7,6 mn€ del MOL, in conseguenza dell’applicazione del principio IFRS 15 ai clienti non disalimentabili della salvaguardia (-8,0 mn€) e per i lavori di manutenzione che hanno interessato la centrale di produzione di energia elettrica di Teverola. Molto confortante, comunque, l’aumento complessivo dell’8,9% del numero di clienti, che si attestano a 1 milione, grazie a una crescita sia nel segmento dei clienti a maggior tutela sia sul mercato libero, come risultato dell’efficace azione commerciale, concentrata soprattutto nei territori del Centro Italia.

L’Utile Operativo consolidato mostra un tasso di crescita (+4,3%), leggermente superiore a quello del MOL: se gli Ammortamenti crescono come risultato degli investimenti nelle attività operative, gli Accantonamenti al fondo svalutazione crediti si riducono, con un assorbimento complessivo di 250,0 mn€ (+2,6%).

L’area gestione finanziaria presenta oneri netti in riduzione di 6,7 mn€ rispetto al primo semestre 2017 (-14,6%), principalmente grazie all’ottimizzazione del costo del debito e alle indennità di mora riconosciute su clienti in salvaguardia.

Nell’area di gestione fiscale il tax rate è migliorato, attestandosi al 30,1% (31,6% nel primo semestre 2017), per effetto di un’attenta ricerca di ottimizzazioni fiscali nell’ambito dell’attuale quadro normativo, derivanti in particolare da deduzione maggiorata degli ammortamenti, credito d’imposta per R&S e patent box.

L’Utile Netto dopo il Risultato di Terzi cresce quindi in misura significativa (+12,1%), raggiungendo 158,1 mn€.

LA SOSTENIBILITA’ DI HERA: LE NUOVE PROSPETTIVE DISCUSSE CON GLI STAKEHOLDER al convegno del 4 giugno

Il 4 giugno 2018, oltre 200 persone hanno partecipato a Bologna nella sede di Hera alla presentazione del Bilancio di Sostenibilità 2017 della Società. L’evento, dedicato al tema “L’ecosistema e la sua unitarietà: una sfida per il futuro sostenibile”, si è svolto nell’ambito della Settimana Europea per lo Sviluppo Sostenibile. Si è trattato di un’occasione che è andata oltre l’illustrazione dei risultati fin qui raggiunti, vissuta come momento per riflettere e disegnare sviluppi futuri.
Ospite d’onore dell’evento il professor Jeffrey Sachs, della Columbia University, figura che ha avuto un ruolo fondamentale nell’elaborazione dei 17 Sustanaible Development Goals (SDGs) individuati dall’Agenda ONU al 2030. Come ha illustrato il dottor Stefano Venier, AD di Hera, che ha concluso i lavori dell’evento, 10 di questi 17 obiettivi guidano le strategie di sviluppo del Gruppo nell’ambito della crescita sostenibile e contribuiscono alla generazione e alla crescita del MOL a Valore Condiviso.
Hera – come ha spiegato l’AD nel suo intervento – è consapevole del suo ruolo, data la criticità dei business in cui opera come multiutility e la sua presenza in numerosi centri urbani. Un ruolo che non può più limitarsi a contenere gli eventuali impatti negativi delle sue attività in funzione di emergenze di breve termine, ma che deve incentrarsi nell’individuare e realizzare concreti obiettivi di lungo termine.

L’AD ha perciò raccontato lo sforzo per fare evolvere il modello di impresa di Hera in una prospettiva ancora più partecipata e innovativa.
Le città – come è stato spiegato – sono il punto di partenza da cui disegnare la trasformazione dei servizi offerti e dei modelli di consumo dei cittadini. La realtà nella quale coniugare il cambiamento con uno sviluppo dell’unitarietà del sistema socio-economico che contempli anche il mantenimento di un benessere sociale minimo. L’AD di Hera è infatti un convinto assertore dell’intima connessione tra le dimensioni sociale e ambientale, alla luce dell’evidenza che ogni cambiamento, per avere successo, richiede coesione nei percorsi di sviluppo.

I nuovi elementi per costruire una sostenibilità olistica sono stati individuati in:

  • condivisione di una strategia di lungo termine
  • utilizzo mirato della tecnologia
  • coinvolgimento attivo delle tecnologie.

Nel mondo Hera questo si traduce, per esempio, nella qualità della raccolta differenziata, nell’adozione di misure di risparmio dell’energia e dell’acqua, nelle scelte sulla vita utile dei beni.
E’ stata perciò ribadita la visione “tematica” della strategia di Hera, incentrata su Energia, Risorse, Innovazione e Territorio.

Le priorità su Energie e Risorse focalizzano i principi della sostenibilità, con particolare attenzione alla circolarità. I maggiori sforzi di Hera sono perciò concretamente concentrati in scelte innovative sulle tradizionali filiere dei rifiuti e nel ciclo idrico, dove la Società mira a una crescente rigenerazione e riuso delle risorse, alla luce dei fenomeni di siccità indotti dal cambiamento climatico, così come alla tutela della qualità dell’acqua del Mare Adriatico.
L’evento è stato l’occasione per chiarire che le utility non possono tuttavia affrontare da sole il tema della risorsa idrica: possono farlo solo nell’ambito di un contesto generale che sia determinato nell’affrontare i temi dell’economia circolare e dello sviluppo di un modello economico sostenibile.
In questa logica, l’Innovazione è vista come elemento essenziale per abilitare il cambiamento di passo, grazie alle nuove tecnologie, produttive e di consumo, e alle potenzialità dell’ICT e dell’Intelligenza Artificiale nella gestione di servizi e infrastrutture.
Altrettanto essenziale, infine, un fattivo coinvolgimento del Territorio, che si traduca in partnership per obiettivi e in comportamenti coerenti. La Circular Smart City che Hera già oggi è impegnata a realizzare può diventare in questa prospettiva un concreto modello di riferimento.
Hera conta perciò di potere trovare nei suoi stakeholder, istituzioni e cittadini, la necessaria unità di intenti per uno sviluppo sostenibile, essendo già al lavoro da tempo per fare la sua parte, come dimostra la qualità e concretezza dei progressi già oggi realizzati.

Stefano Venier
Stefano Venier
27 Luglio 2018

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