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Il messaggio dell'AD
A fuoco i risultati dei primi nove mesi del 2018

 

I risultati dei primi nove mesi fotografano una performance operativa positiva e in crescita in tutte le principali attività nelle quali Hera è impegnata, frutto delle azioni intraprese nel tempo per espandere e consolidare la propria presenza nei business a libero mercato e degli investimenti realizzati per gestire in modo efficiente i business regolati.

Sulla base di una valida performance operativa si innesta il contributo sostanziale di un’efficiente gestione finanziaria e fiscale, che permette all’utile netto post minorities di aumentare del +14,3% rispetto al medesimo periodo del 2017.

Nei primi nove mesi del 2018 i Ricavi consolidati sono cresciuti di 320,6 mn€ (+8,0% rispetto al medesimo periodo del 2017), nonostante una riduzione di 25 mn€ nella produzione di energia elettrica, grazie all’impatto prevalente dei seguenti fattori positivi: maggiori ricavi da trading (92 mn€), più elevati volumi venduti nel Gas e nell’Energia Elettrica (131 mn€), nonché oneri di sistema e volumi vettoriati in progresso di 83 mn€. Il contributo fornito dall’area Ambiente, inoltre, è risultato positivo per 22 mn€.

Il MOL consolidato aumenta di 23,9 mn€ (+3,3%), grazie al contributo positivo della maggior parte delle aree di business. Molto significativo l’incremento registrato dal MOL dell’area del Gas, in crescita di 20,8 mn€ per effetto dei maggiori volumi venduti (+21,7%) e dei margini più elevati, tanto nella vendita quanto nel trading. L’Area Ambiente ha inoltre contributo con un incremento di 6,8 mn€ a livello di MOL, grazie a prezzi più elevati nel trattamento dei rifiuti speciali e a minori spese per la manutenzioni degli impianti; tali fattori positivi hanno più che compensato l’impatto del termine della gestione del servizio di igiene ambientale nell’area di Forlì. Anche nell’area Acqua il MOL è risultato in aumento, per 7,9 mn€, come riflesso di maggiori ricavi da somministrazione di nuove efficienze operative e di minori costi legati alla materia prima. L’area Energia elettrica mostra invece una flessione del MOL di 14,2 mn€, in conseguenza dei lavori di manutenzione realizzati nella centrale di produzione di energia elettrica di Teverola e dell’applicazione della nuova normativa sugli sbilanci effettivi. In quest’area di business resta comunque incoraggiante l’aumento complessivo del numero di clienti (+7,8%), che si attestano a 1,04 milioni (circa +75 mila clienti rispetto al 30 settembre 2017): uno sviluppo che ha riguardato sia i clienti a maggior tutela sia quelli sul mercato libero, per effetto degli sforzi commerciali focalizzati in particolare nei territori del Centro Italia.

La performance registrata a livello di Utile Operativo consolidato, con un incremento del 5,2%, è migliore di quella consuntivata a livello di MOL (+3,3%): la voce Ammortamenti e Accantonamenti cresce infatti a un tasso relativamente limitato, pari all’1,5%, perché a fronte di ammortamenti in aumento per i nuovi asset operativi, si riducono gli accantonamenti al fondo svalutazione crediti.

L’area gestione finanziaria vede una contrazione degli oneri netti di 8,9 mn€ rispetto ai primi nove mesi del 2017 (-12,0%), frutto delle efficienze sul costo del debito e dei proventi per indennità di mora legati ai clienti in salvaguardia.

L’area di gestione fiscale beneficia di un tax rate più contenuto, pari al 30,1% (rispetto al 32% dei primi nove mesi del 2017), come risultato della continua ricerca di opportunità di ottimizzazione fiscale offerte dal quadro normativo, che Hera è riuscita a cogliere in particolare per quanto riguarda la deduzione maggiorata degli ammortamenti, il credito d’imposta per R&S e la patent box.

L’Utile Netto dopo il Risultato di Terzi mette quindi a segno un sensibile incremento (+14,1%), attestandosi a 208,7 mn€. L’incidenza dell’Utile sui Ricavi passa perciò dal 4,5% dei primi nove mesi del 2017 all’attuale 4,8%.

Diversity and Resilience: il contributo di Hera allo European Forum Alpbach 2018

Il 28 agosto 2018 Hera ha partecipato all’Alpbach Economic Symposium presentando la propria vision per un’Europa “diverse” e resiliente in un’epoca di costante cambiamento.

A rappresentare il Gruppo è stato l’amministratore delegato Stefano Venier, che ha partecipato all’evento in qualità di esperto delle tematiche relative a Diversità (nell’accezione più olistica che il termine riveste) e Resilienza Economica. Nel corso della tavola rotonda dedicata, l’AD del Gruppo ha ampiamente esposto le azioni che Hera porta avanti sia in relazione allo sviluppo del business (sempre più circolare, inclusivo, smart e tecnologicamente avanzato) che all’ingaggio dei clienti, che divengono partner determinanti di una crescita economica resiliente e a forte valore condiviso. Il coinvolgimento dei diversi stakeholder rappresenta, tra l’altro, un’efficace declinazione del 17° Obiettivo dell’Agenda di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, “Partnerships for the Goals

Di seguito i principali concetti esposti sul tema proposto dal Symposium.

La diversity è interpretata da Hera come un punto di forza rispetto all’obiettivo di avere un’Europa effettivamente resiliente.

Dal punto di vista di Hera, la crescente polarizzazione in un ridotto numero di gruppi – in ambito economico, sociale, politico, ma anche ambientale – è un elemento di fragilità e di incertezza: ridurre le differenze tra estremi che divergono è quindi una priorità.

Abbracciando la prospettiva del Valore Condiviso, Hera cerca di ridurre la polarizzazione, intesa come possibile distanza tra se stessa e i clienti: gli obiettivi perseguiti creano infatti valore tanto per Hera quanto per la società in cui opera.

In questa cornice, il Gruppo si è focalizzato su tre principali obiettivi strategici dell’Agenda di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite:

  1. Utilizzo smart dell’Energia (obiettivi 7 e 13)
  2. Efficiente utilizzo delle Risorse (Obiettivo 6,14 e 12)
  3. Innovazione e sviluppo di Ecosistemi/Comunità (obiettivo 5,4,8,9 e 11).

Le azioni pianificate sono monitorate e misurate nelle loro ricadute nel tempo e sono oggetto di un processo di ascolto, condivisione e comunicazione con le comunità locali.

A questo scopo sono in campo diversi progetti, finalizzati a coinvolgere le persone sulle opportunità di ri-utilizzo di farmaci, cibo, indumenti e oggetti, e assume rilievo la prospettiva della Circular & Smart City, con il primo progetto pilota in corso in una cittadina vicino a Bologna.

Stefano Venier
Stefano Venier
8 Novembre 2018

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