Storie
Titolo Hera
Ampi spazi di rerating con uno scenario più chiaro

Pur avendo dimostrato le caratteristiche proprie di un titolo difensivo, il prezzo di Hera resta molto lontano dal fair value, a causa delle incertezze sulle modalità di uscita dell’Italia dalla fase più profonda della crisi originata dalla pandemia.

Al momento dello scoppio dell’emergenza legata alla diffusione del Covid-19 in Italia, il prezzo del titolo Hera si trovava al massimo storico di 4,5 euro, raggiunto il 19 febbraio 2020. Il crollo che ha interessato in modo generalizzato i listini azionari ha condotto anche Hera a subire una brusca correzione, che tuttavia è risultata più contenuta rispetto a quella che ha interessato l’indice FTSE MIB e le altre multi-utilities.

I fattori che avevano supportato il raggiungimento del massimo storico per il prezzo del titolo, hanno poi comunque avuto un ruolo positivo anche nel limitare le dimensioni della correzione. Gli investitori hanno infatti apprezzato i nuovi obiettivi presentati nel Piano Industriale al 2023 che prefigurano un percorso di crescita ancora più significativa e maggiori soddisfazioni per tutti gli stakeholder rispetto ai Piani precedenti. I nuovi obiettivi si collocano peraltro nel quadro di un ben definito profilo di rischio, che permette al Gruppo di valutare anche nuove opportunità.

Nel momento più acuto e incerto della crisi, Hera ha prontamente predisposto una sensitivity analysis sugli impatti del Covid-19 e sui relativi interventi di risposta a livello di Gruppo: un’analisi che è stata presentata alla comunità finanziaria lo scorso 25 marzo in modo strutturato e trasparente, in occasione della pubblicazione dei risultati dell’esercizio 2019; tali risultati hanno peraltro confermato un sano quadro dei fondamentali aziendali e una solida posizione finanziaria. Da non trascurare infine il fatto che, in un momento di profonda incertezza, il titolo ha potuto contare sull’appartenenza a un settore – quello dei servizi di pubblica utilità – che rappresenta un porto sicuro per chi è alla ricerca di caratteristiche difensive. Molti investitori istituzionali che conoscono bene la qualità del portafoglio di business di Hera e il track record delle sue performance economico-finanziarie hanno perciò colto l’occasione del forte ridimensionamento subito dal prezzo del titolo in marzo per acquistare, limitando l’impatto delle vendite dei “forced-sellers”.

In un contesto di volumi di scambio limitati, con i portfolio manager ancora molto cauti a fronte delle incertezze sull’evoluzione futura della pandemia, nelle ultime settimane l’andamento del prezzo del titolo è stato caratterizzato da una forte volatilità, senza che potesse prendere corpo un vero e proprio movimento di recupero, nonostante l’evidente spazio di potenziale rivalutazione.

Certamente gli asset manager auspicano che si materializzi una prospettiva più chiara su norme e regole che saranno in vigore nella Fase 2, quella che guiderà l’Italia verso l’uscita dalla massima emergenza. Una graduale riduzione delle restrizioni, pur mantenendo alta la guardia nel contenimento dei contagi, permetterebbe infatti una ripresa dell’economia e ridurrebbe il rischio sistemico del mercato azionario: gli investitori potrebbero perciò tornare a focalizzarsi nel valutare le opportunità legate ai fondamentali della singola Società e, di conseguenza, tornare a trattare Hera su multipli più elevati.

Il target price di consensus degli analisti in copertura sul titolo Hera, attualmente pari a 3,96 euro, è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al dato di 4,08 euro del 25 marzo 2020, data di pubblicazione dei risultati annuali 2019. Rispetto al prezzo di 3,29 euro del 12 maggio 2020, il gap potenzialmente dal chiudere supera il 20%.

La larga maggioranza dei broker in copertura presenta raccomandazioni di acquisto (Buy/Outperform). I rating neutrali sono frutto di considerazioni legate alla più limitata discesa di prezzo subita da Hera rispetto ai peer dal 19 febbraio a oggi: tutti gli analisti con giudizio Hold/Neutral esprimono infatti target price in ogni caso molto superiori ai recenti livelli di quotazione di Hera.

 

Jens Klint Hansen
Jens Klint Hansen
13 Maggio 2020

Articoli correlati

Direttore responsabile:
Jens K. Hansen
Concept e contenuti editoriali:
Blue Arrow - Lugano