Nel 2023 Hera ha messo a segno un progresso del 15,4% dell’EBITDA, in un quadro nel quale i Ricavi hanno registrato una flessione del 25,8%, a causa del rientro dei prezzi delle commodity energetiche su livelli progressivamente più vicini a quelli precedenti l’inizio del conflitto in Ucraina.
L’EBITDA delle aree dell’Energia, che hanno determinato ben 182,5 m€ dell’incremento complessivo di 199,7 m€ dell’EBITDA di Gruppo, mostra un netto avanzamento (+40,6%), frutto della significativa espansione della base clienti (+330 mila circa) e dell’ampliamento dei servizi offerti, anche nell’ambito dei business dell’Efficienza Energetica.
La presentazione del Piano Industriale 2023-2027, che ha avuto luogo il 24 gennaio 2024, ha dato ulteriore impulso al trend al rialzo che il titolo Hera aveva impostato da inizio ottobre 2023. Il prezzo del titolo, che alle quotazioni recenti, intorno a 3,3 euro, ha messo a segno un progresso di oltre il 30% dal minimo dello scorso autunno, presenta tuttavia ancora un’interessante distanza, intorno al 15,5%, rispetto al target price di consensus.
A seguito della pubblicazione del nuovo Piano, infatti, i broker in copertura sul titolo hanno rivisto le proprie stime in senso migliorativo e hanno conseguentemente aggiornato le proprie valutazioni su livelli più alti di quelli precedenti.
Con un approccio win-win, Hera ha scelto già da tempo di posizionare strategicamente quote crescenti del proprio EBITDA in attività che contribuiscono a rafforzare i margini del Gruppo mentre offrono tangibili benefici sociali e ambientali. Seguendo questa visione pionieristica, Hera ha focalizzato 2,5 miliardi di investimenti sulle iniziative di maggiore impatto e con visibili ritorni.
I significativi risultati raggiunti, riconosciuti dalle stesse agenzie di rating ESG e dall’inclusione in prestigiosi indici di sostenibilità, consentono a Hera di rappresentare un’attraente realtà in cui possono investire i fondi specializzati.